Stop alle sospensioni delle rate dei prestiti alle famiglie
Elevato il rischio di essere segnalati come cattivi pagatori
Battuta d’arresto per le moratorie dei prestiti personali delle famiglie. Il 30 settembre è scaduto il termine fissato dalla convenzione Abi e Assofin, per la sospensione delle rate di prestiti personali e finalizzati fino a 12 mesi di cui, da aprile fino alla scadenza, hanno usufruito circa 541 mila famiglie. Lo stock sospeso per il ministero dell’economia che ha pubblicato l’aggiornamento mensile rappresenta un valore di 25 mld.
Ma cosa succede adesso? A dare una risposta ci ha provato Facile.it con una ricerca sullo stato dei finanziamenti dopo la fine della moratoria e su cosa rischiano ora i privati che vedranno ripartire le rate.
Rate di finanziamento, rischio cattivi pagatori
Il tema della sospensione delle rate dei finanziamenti si è sviluppato di pari passo all’esigenza della sospensione delle rate dei mutui prima casa per chi si è trovato problemi economici a causa dell’emergenza Covid-19. Ma se in quest’ultimo caso continua la procedura seguita da Consap, non ci sono molti spiragli sul fronte dei finanziamenti personali e dunque sarà necessario riprendere i pagamenti delle rate sospese con il pericolo, per chi è inadempiente, di vedere il proprio nome segnalato alla centrale rischi dei cattivi pagatori.
Facile.it e Prestiti.it hanno condotto una ricerca da cui si evince che: “Nel primo semestre 2020, il 41,3% della popolazione adulta (pari a circa 20,7 milioni di individui) risulta avere almeno un contratto di credito attivo, sia esso per l’auto, la casa, l’acquisto di un elettrodomestico o altro. Il mancato rinnovo delle moratorie è un problema che tocca potenzialmente sia chi ha ottenuto il prestito prima dell’inizio della pandemia, ma non ha presentato domanda di sospensione entro il 30 settembre 2020, sia tutte le famiglie che, spinte dalla necessità o dai segnali di miglioramento, hanno magari ottenuto il finanziamento durante l’estate e ora, a causa delle nuove restrizioni, sono in difficoltà con il rimborso delle rate”.
Secondo i dati ufficiali Assofin, è di oltre 70 miliardi di euro il volume dei finanziamenti concessi ogni anno nell’ambito del credito al consumo italiano; il controvalore economico dei prestiti “sospesi” grazie alle due moratorie scadute e non rinnovate è stato pari a 24 miliardi di euro.
Gli importi richiesti
Ma che somme sono state chieste in prestito? Dalla ricerca di Facile.it si scopre che nel corso del terzo trimestre del 2020 chi ha avanzato una domanda di finanziamento ha cercato di ottenere, in media, 13.257 euro. Un valore in aumento dell’8,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E per cosa sono stati richiesti questi prestiti?
“Guardando alle richieste di prestito personale”, continua la ricerca, “per le quali è stata esplicitata la finalità, emerge che la prima ragione che ha spinto gli italiani a rivolgersi ad una società di credito nel corso del terzo trimestre dell’anno è stata la necessità di ottenere liquidità extra (23,3% delle richieste)”.
Senza via libera Ue, niente stop
Si guarda all’Eba, l’autorità bancaria europea, per una decisione sulla moratoria prestiti. Se, al contrario imprese e mutui casa hanno garantito lo stop fino al 31 gennaio 2021, per i finanziamenti alle famiglie l’ago della bilancia è l’autorità bancaria europea che al momento non ha dato il suo via libera. Il rischio per le banche senza quel via libera è di dover classificare quei crediti come voci in sofferenza, con la necessità di accantonare il capitale da parte di baca o di chi eroga il finanziamento. La nuova decisione dell’Eba potrebbe arrivare nelle prossime settimane.
I dati del ministero dell’economia
Nel suo consueto report il ministero dell’economia, ha calcolato che le domande delle famiglie hanno riguardato prestiti per 96 miliardi di euro. Le banche hanno ricevuto circa 218 mila domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini), per un importo medio pari a circa 94 mila euro.
E Mutui.it spiega come fare per ottenere le sospensioni in questione. Le moratorie dell’ABI e dell’Assofin rivolte alle famiglie hanno, infine, raccolto 550 mila adesioni, per circa 25 miliardi di prestiti.
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