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Quattro italiani su dieci abitano con un coinquilino “scomodo”: la banca

14 gen 2025 | 4 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.

Più precisamente, da una ricerca Unipol Change realizzata da Ipsos a fine 2024, emerge che quattro italiani su dieci vivono con un contratto di mutuo attivo sia esso di acquisto casa, sia di ristrutturazione. L’indagine suddivide il campione intervistato in fase di epoca anagrafica: Gen z 16-28 anni; Millenial 29-43 anni; Gen X, 44-59 anni; Boomer 60- 79 anni e indaga il rapporto con il mutuo, le tipologie scelte e cosa infine influenza o trattiene la scelta.

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Tra i Millenial, uno su 3, ha, dunque, oggi un mutuo attivo sull’acquisto della prima casa, intestato a sé o a un familiare. Sono, invece, soprattutto i giovani della generazione Z a avere (o vivere in famiglie con) mutui per seconde case o ristrutturazione. Per i Boomer è più elevata la percentuale di quelli che non hanno mai aperto uno in vita loro.

L’età si riflette anche nella scelta del tasso applicato al mutuo che si è stipulato. Sei giovani della generazione Z su dieci hanno il variabile con cap; tra i Boomer sono tre su 10 che hanno mutui più vecchi. Dunque il tasso variabile con cap sull’indice di riferimento è molto più diffuso tra i giovani quasi uno su tre, il tasso fisso è invece più presente tra i Boomer e Millenial e in misura minore tra la Generazione X. Vedendo la durata, se si tratta di mutuo sulla prima casa, per quasi uno su due, il mutuo dura più di vent’anni mentre, per le ristrutturazioni edilizie, uno su quattro ha un tempo più concentrato, dieci anni.

I Millenial hanno scelto mutui più lunghi e più recenti, per 4 su dieci ci sono ancora davanti 20 anni di mutuo, sei su 10 dei Boomer invece finiranno di pagare il mutuo entro i prossimi 10 anni, la maggior parte entro i prossimi cinque anni. Tra chi ha un tasso fisso, principalmente mutui di vecchia data, il 74% è soddisfatto delle condizioni economiche a fronte del 42% di chi lo ha variabile, in questa fetta, il 25% di loro è molto insoddisfatto, in generale, solo circa 1 su due degli italiani con un mutuo è soddisfatto delle condizioni economiche.

I Millennial i meno contenti delle condizioni economiche dei mutui

Sono i Millennial i meno contenti delle condizioni economiche dei mutui, più soddisfatti invece Generazione X e Boomer. Quasi un italiano su due dichiara di aver avuto problemi a fronteggiare almeno una rata del mutuo. A sei millennial su dieci non è mai capitato di trovarsi in difficoltà ma tra loro è più elevata la quota di quanti sono spesso in difficoltà con i pagamenti, lo è il 17%.

Le difficoltà con il mutuo, segnala l’indagine, sono legate principalmente a motivi economici, aumento del costo della vita e spese impreviste. Per quasi uno su tre con tasso variabile gli aumenti dei tassi hanno rappresentato un motivo di difficoltà. Baby boomer e Gen X i più colpiti dai problemi di natura economica, Millennial e Gen Z da quelli di natura personale.

I possessori di mutuo, o aspiranti tali, sono attenti scrutatori delle politiche monetarie della Bce. Dalla ricerca emerge che, per sei italiani su dieci, il tasso di interesse, ritenuto poco conveniente, determina la decisione di rimandare la sottoscrizione di un mutuo, soprattutto tra i boomer. Mentre generazione Z non è disposta a aspettare.

Taglio dei tassi: incentivo a ricorrere al mutuo

Dopo la riduzione dei tassi da parte della Bce, sono i Millennial i più propensi a rinegoziare il mutuo. Più scettici, invece, Gen Z e Baby boomer, molti dei quali, però, hanno già rinegoziato in passato. Tra chi ha in progetto l’acquisto della casa, infine, la riduzione dei tassi della Bce è un incentivo alla sottoscrizione di un mutuo soprattutto per la prima casa. Minor impatto, invece, sui progetti relativi alle seconde case e le ristrutturazioni.

Il taglio dei tassi è un importante incentivo a ricorrere al mutuo prima casa soprattutto tra i giovani della gen Z che hanno il progetto casa (1 su 2), per l’acquisto della seconda casa, invece, i più motivati sono Gen X e Baby boome; per la ristrutturazione Gen Z e X. Un italiano su 4 è incentivato dal taglio dei tassi a far ricorso a prestiti finalizzati con rimborsi a rate soprattutto tra gen Z e Millenial.

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