Mutui, un aiuto dallo Stato
Arrivano alcune misure dal Governo per dare fiato a chi è alle prese con un mutuo e si trova in condizioni da dover chiedere delle agevolazioni.
Il primo aiuto statale riguarda il cosiddetto Fondo di Garanzia per chi desidera acquistare casa o ristrutturarla per renderla più efficiente sotto il profilo energetico. Dal 2014 al 2016 ci sono infatti a disposizione 200 milioni di euro con cui lo Stato coprirà fino al 50% dei mutui contratti a questo scopo, purchè non superino i 250 mila euro di importo e purchè la casa non sia classificabile come immobile di lusso (quindi sono escluse le categorie A1, A8 e A9) e sia adibita ad abitazione principale. La dotazione finanziaria totale, secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ammonterà a 650 milioni di euro, che potrebbero aumentare a 20 miliardi se arrivassero nuovi finanziamenti.
Il fondo, che sostituisce il vecchio fondo “Giovani Coppie”, è destinato a tutti, ma avranno la precedenza categorie particolari come giovani coppie, famiglie con un solo genitore di figli minorenni, precari under 35, titolari di contratto di locazione di case popolari.
Per usufruire della garanzia statale da oggi è a disposizione un modulo scaricabile on line sul sito del Ministero del Tesoro che va compilato e presentato a partire dalla fine di dicembre in banca (se la banca fa parte della convenzione e si trova quindi sull’elenco disponibile sul sito di ABI o Consap), a partire da 30 giorni di decorrenza dall’adesione dell’istituto di credito all’iniziativa.
Una volta ricevuta la domanda, l’istituto di credito la inoltrerà poi al sistema di gestione Consap, che stabilirà quali richieste siano da accogliere. Al momento della domanda, chi la presenta non deve risultare proprietario di altri immobili ad uso abitativo (a meno che non li abbia ereditati). Nel momento in cui la banca erogherà il finanziamento, garantito dallo Stato, è poi previsto un tasso calmierato.
La seconda iniziativa è l’approvazione in Commissione Bilancio alla Camera di un emendamento del Movimento 5 Stelle che, a corollario della Legge di Stabilità, prevede la possibilità di sospendere il pagamento della quota capitale di un mutuo fino a tre anni, dal 2015 al 2017. La misura serve a ridare respiro sia alle famiglie non più in grado di arrivare alla fine del mese per choc finanziari come la perdita del lavoro, sia alle imprese strozzate dal dover rifondere mutui e finanziamenti per poter continuare la propria attività.
Si tratta di una possibilità non ancora ben circostanziata, e che in ogni caso deve passare il vaglio del Parlamento dopo che il tavolo di lavoro tra banche, ministero e associazioni di imprese e consumatori (previsto per i primi mesi del 2015) avrà avuto buon esito. Nel caso però l’iniziativa diventasse legge, agli interessati verrebbe data la possibilità di pagare, per tre anni, solo gli interessi del mutuo, allungando i tempi di ammortamento del finanziamento e rimandando il rimborso del capitale a tempi meno grami.
1 December 2014 di Floriana Liuni
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