Bonus casa sul viale del tramonto

È iniziato il conto alla rovescia per la scadenza del 31 dicembre 2024 quando molte delle agevolazioni edilizie si concluderanno. Si parla delle ristrutturazioni edilizie “tradizionali” con lo sconto al 50%, il superbonus con l’aliquota attuale del 70%, lo sconto legato alle ristrutturazioni per i mobili, ecobonus al 65% e sismabonus all’85%.

Al momento non si sa che assetto prenderanno i bonus dal primo gennaio 2025. Una clausola del decreto superbonus di marzo 2024 fa calare una sorta di mannaia sui bonus esistenti. Dunque, il consiglio degli esperti è di chiudere i lavori in corso e i pagamenti entro il 31 dicembre 2024 per non trovarsi, come peraltro accaduto ai contribuenti alle prese con il superbonus, con date capestro e documenti sul filo di lana.

Il bonus ristrutturazioni, ad esempio, dal primo gennaio 2025 scenderà fino al 36%. La disposizione prevede poi di scendere al 30% a partire dal 2028 fino al 2033.

Bonus casa ristrutturazioni

Scadrà al 31 dicembre la percentuale di sconto fiscale del 50%. Il beneficio fiscale è ripartito in quote di dieci anni di pari importo, permette ai contribuenti di detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

È rivolto ai contribuenti Irpef residenti nel territorio dello stato che sostengono spese di ristrutturazione, anche tramite mutuo. È necessario documentare le spese attraverso il bonifico parlante. L’aliquota è destinata a scendere del 36% per un tetto di lavori fino a 48 mila euro per poi ridursi ulteriormente al 30% dal 2028 al 2033.

65% Ecobonus

Il bonus per l’efficienza energetica è agli sgoccioli anche se in vista dell’attuazione della direttiva case green è destinato a essere ripensato. Dal gennaio 2025 si attende quindi la revisione degli interventi agevolati. Si va a selezionare gli interventi in via di esclusione quello ad esempio delle caldaie a metano. Anche in questo caso si tratta di una detrazione da Irpef o Ires a seconda che si tratti di singola unità abitativa o condomini. Anche in questo caso detrazione in 10 rate annuali di pari importi. Gli edifici devono essere esistenti.

Il Superbonus al 70%

IL superbonus è già con aliquota al 70% è previsto un ulteriore décalage dal 2025 con aliquota al 65%.

L’85% del Sismabonus

La messa in sicurezza antisismica dovrà essere ripensata con una percentuale che potrebbe essere al ribasso. Attualmente il tetto dei lavori è a 96 mila euro. Le percentuali di detrazione dipendo dall’intervento e dall’avanzamento o meno nel miglioramento delle cosidette classi di rischio. Il 50% previsto se si interviene senza cambio di classe di rischio le aliquote più elevate 80% e 85% sei si migliorano due classi di rischio rispettivamente per una unità abitativa o più parti condominiali.

Bonus arredi e elettrodomestici

L’agevolazione la cui condizione di attivazione è quella di aver in essere una ristrutturazione si chiuderà, a meno di proroga, al 31 dicembre 2024. Già per il 2024 è stato abbassato il tetto di sconto da 8 mila euro a 4.000.

2 July 2024 di

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