Comprare casa: il 70% dei giovani riceve aiuto dai genitori
1 gen 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
La questione “casa” è centrale per la vita delle persone e delle comunità: costituisce sia uno spazio in cui esprimere la propria intimità, sia un bene economico, da acquistare investendo i propri risparmi e da trasferire alle generazioni successive. Ed è proprio a partire da questo duplice ruolo che va indagata la dimensione dell’abitare secondo il Centro Internazionale Studi Famiglia che ne ha analizzato gli aspetti strutturali, giuridici, economici e sociali attraverso il Cisf Family Report 2024.
Come viene vissuta la casa
Realizzata in collaborazione con la società Eumetra, che ha raccolto le risposte di un campione rappresentativo a livello nazionale, l’analisi ha verificato come le relazioni familiari possono essere influenzate dalla qualità delle abitazioni e dei quartieri in cui si vive.
La casa è “famiglia” per il 28% degli intervistati, poi è “sicurezza” (15,8%), “rifugio” (15,3%), “confort” (14,9%). Il luogo speciale dove stare in famiglia è il soggiorno (67,3%), mentre per stare soli si sceglie la camera da letto (30,4%). La qualità del tempo trascorso in casa, in un voto da 0 a 10, riceve un 7 e mezzo.
Tra proprietà ed eredità: come si esprime l’aiuto dei genitori
Dal Report 2024 emerge che il tipo di residenza più comune, per le famiglie italiane, è costituita dagli appartamenti, che interessano oltre il 57% degli interpellati, mentre le case/villette unifamiliari sono abitate dal 41,1%. La maggior parte (il 79,6% dei nuclei) vive in casa di proprietà (il 25,9% l’ha acquistata senza fare ricorso a un mutuo; il 46,4% con il supporto di un mutuo; il 21,6% l’ha ricevuta in eredità), mentre il 16% vive in affitto, e il 4,4% in altre condizioni.
Tra chi ha acquistato casa, il 52,3% dichiara di aver ricevuto (in tutto o in parte) un sostegno all’acquisto da parte dei genitori o di altri familiari, percentuale che supera il 70% se si guarda la fascia d’età under 35. Un sostegno finanziario che, per il 52,9% è stata una “donazione”, per il 21,3% “un anticipo sull’eredità” e per il 19,3% un “prestito”. Detto in altre parole, per riuscire a realizzare l’obiettivo, più del 70% dei giovani ha ricevuto un aiuto dalle generazioni precedenti.
Il caro casa pesa sulla qualità di vita
Per una parte non marginale degli italiani la gestione economica della casa costituisce un problema; i budget familiari in oltre il 30% dei casi non sono stati sufficienti a coprire i costi della casa negli ultimi tre anni, e queste famiglie hanno dovuto chiedere aiuto all’esterno: nel 27,4% dei casi solo poche volte, nel 4,4% dei casi spesso.
Se poi si misura la qualità complessiva dell’abitare, i fattori di criticità sono ancora più diffusi. L’indice complessivo di vulnerabilità/insoddisfazione abitativa (elaborato combinando diverse informazioni, come ad esempio l’insufficienza degli spazi e delle dotazioni o la percezione di scarsa funzionalità o confort insufficiente nell’uso degli spazi) evidenzia che meno di una famiglia su cinque non ha elementi abitativi di criticità (18,6%, indice basso), mentre oltre un terzo delle famiglie ha valori elevati di vulnerabilità/ insoddisfazione abitativa (36,5% - soprattutto le persone sole e i nuclei composti da un solo genitore); valori intermedi, infine, per il 44,9% degli intervistati.
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