Via libera alla quarta cessione del credito
28 apr 2022 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Ecco in quali casi spetta e a quali beneficiari
È diventato finalmente legge il cosiddetto Decreto “Bollette” che contiene novità interessanti, soprattutto se si intende ricorrere ai bonus fiscali disponibili per apportare migliorie alla propria abitazione, ricorrendo o meno a un mutuo ristrutturazione per affrontare la spesa.
Il Decreto-legge n.17/2022 è stato convertito in legge dal Senato nella seduta del 21 aprile 2022, con 207 voti favorevoli e 38 contrari. Il provvedimento, come auspicato dagli addetti ai lavori,conferma la possibilità di cedere quattro volte il credito di imposta maturato, ma solo in determinati casi e a precisi beneficiari.
Via libera alla quarta cessione, ma solo ai correntisti
Secondo quanto indicato dal testo del Decreto, chi effettua lavori agevolabili con il Superbonus 110% e gli altri bonus edilizi può avvalersi dell’opzione della cessione a terzi del credito. Fino a oggi erano concesse al massimo tre cessioni, una “libera” e due “vincolate”, nel senso di “Indirizzate” solo a banche e intermediari finanziari abilitati.
Da adesso, invece, i crediti potranno essere ceduti ancora una volta, arrivando quindi a quattro cessioni totali. La quarta cessione sarà libera e vedrà coinvolti gli istituti bancari che abbiano esaurito il numero delle possibili cessioni e tutti i loro correntisti.
Riepilogando: la prima cessione può essere effettuata dal beneficiario dell’agevolazione fiscale anche in favore di un soggetto non qualificato; la seconda e la terza cessione sono consentite solo a banche, intermediari finanziari, assicurazioni; la quarta cessione potrà essere effettuata solo da una banca a favore di soggetti qualificati solo dal fatto di esserne correntisti.
Proroga al 15 ottobre per le Partite Iva e nuove regole per le demolizioni
Come molti auspicavano, è stata confermata la proroga di circa sei mesi per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate della scelta della cessione del credito e sconto in fattura. La misura riguarda solamente i soggetti Ires e le Partite Iva che sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi entro il 30 novembre: questi soggetti avranno tempo fino al 15 ottobre di quest’anno (invece del termine del 29 aprile che resta invece per gli altri contribuenti) per fare sapere all’Agenzia delle Entrate che nel 2021 hanno sostenuto spese per interventi agevolabili.
A seguito dell’approvazione del provvedimento, inoltre diventeranno più semplici gli interventi di demolizione e ricostruzione in aree vincolate. La norma introdotta consente agli interventi di ricostruzione con variazione di sagoma, volumetria e prospetti di edifici in aree a tutela paesaggistica di qualificarsi come interventi di ristrutturazione edilizia e di poter essere confermati tramite il rilascio del permesso di costruire.
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