Più di un quarto degli italiani e degli europei pronto a traslocare
28 dic 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Tra le esigenze, quella di avere maggiori spazi
Anno nuovo, vita nuova: come dice il popolare detto, con la fine del 2023 ormai agli sgoccioli e l’avvio del 2024, sono tanti gli italiani che si preparano a voltare pagina, ad abbandonare le vecchie abitudini e a perseguire nuovi propositi. Tra questi rientra non solo un cambiamento lavorativo, ma anche un eventuale trasloco.
A raccontare come questo fenomeno coinvolga sia italiani, sia altri cittadini europei, è l’indagine Re/Max European Housing Trend Report 2023 che ha coinvolto oltre 22 mila partecipanti di 22 Paesi.
Il 40% degli Italiani e dei cittadini europei pronti a traslocare
Secondo l’indagine condotta dal network immobiliare Re/Max, nei prossimi due anni il 40% degli europei intende dire addio alla propria abitazione per andare a vivere altrove. Alla base di questa decisione però, non vi sarebbero questioni economiche ma l’esigenza di cambiare vita, di avere maggiori spazi a disposizione e di poter disporre di un’area in cui lavorare da casa.
La stessa percentuale degli europei che ha in mente di traslocare si registra anche in Italia nonostante l’eventualità di dover sottoscrivere un mutuo per poterlo fare: quattro italiani su dieci dichiarano di voler dare una svolta alla propria vita a cominciare dal luogo in cui abitano. Andando più in profondità, nel nostro Paese, rispetto alla media europea, le questioni finanziarie sembrano però pesare di più: rappresentano la principale esigenza per ben il 22% di chi intende trasferirsi. Circa il 43%, invece, conta di andare a vivere più vicino al luogo di lavoro. Quasi il 13% di chi ha in programma un trasloco intende tuttavia andare in affitto mentre solo il 6% appare indeciso tra acquisto o affitto.
La città batte l’hinterland, ma in caso di incentivi si valutano più opzioni
Tra gli intervistati, 1 italiano su 5 ha in programma di acquistare una proprietà entro i prossimi due anni, attratto principalmente dall'idea di avere un luogo da riadattare al proprio gusto e alle proprie esigenze. Gli appartamenti in città sono la prima scelta per quasi il 40% dei potenziali acquirenti contro il 20% chi cerca nell’hinterland e nelle periferie.
Gli incentivi finanziari rappresentano per gli italiani un fattore estremamente motivante che condiziona la scelta del trasferimento. Quasi un quarto dei partecipanti al sondaggio in Italia, infatti, valuta l'idea di trasferirsi per ottenere vantaggi fiscali, mentre una percentuale quasi equivalente (23,6%) potrebbe valutare luoghi meno interessanti o meno ambiti in caso di sussidi governativi o altre forme di supporto economico.
Largo al co-living e alla comproprietà per accedere a una nuova abitazione
I giovani italiani dimostrano un forte interesse per il co-living: oltre tre quarti di chi ha meno di 25 anni dichiara di valutarlo seriamente e di voler passare a tale formula in caso di maggior convenienza.
Altra tendenza è quella della comproprietà che sembra piacere a ben il 28% degli italiani come nuova modalità per poter accedere a una seconda casa o una casa per le vacanze. Poco più di un quarto (26,1%) considererebbe la comproprietà come un modo per condividere l'onere dei costi di manutenzione. Un europeo su cinque la considera come un modo per acquistare un’abitazione che altrimenti sarebbe fuori dalla propria portata finanziaria. Poco più di un quarto (27,8%) dei giovani tra i 18 e i 24 anni considera la comproprietà come un modo per condividere le responsabilità di manutenzione (una dato che scende al 20% tra le persone di età compresa tra i 56 e i 65 anni). Circa un europeo su otto considera invece la comproprietà come una possibilità per costruire un portafoglio di investimenti immobiliari diversificato.
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