Patrimonio immobiliare, Lombardia e Lazio le regioni più ricche
17 gen 2020 | 2 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.
Considerando tutti gli immobili l'estensione è di 4 miliardi di mq
Lombardia e Lazio sono le regioni più “ricche” se si pesa il patrimonio residenziale italiano. Quello lombardo vale più di 1.000 miliardi, quello laziale poco più di 760. I dati, che si riferiscono al 2016 (gli ultimi disponibili), sono contenuti nel rapporto “Gli immobili in Italia” dell'Agenzia delle Entrate.
Allargando l'area geografica, nel Nord Italia si concentra metà del valore patrimoniale, con Centro e Sud a spartirsi l'altra metà. Una distribuzione che non ha avuto variazioni significative rispetto all'anno precedente. Per capire quanto gli immobili abbiano un peso sulle singole regioni, però, è necessario andare oltre i valori assoluti per valutare altri elementi, come il rapporto tra valore del patrimonio e PIL. La media italiana è 3,6. In altre parole: gli immobili residenziali sono oltre tre volte il Prodotto interno lordo. Svettano la Valle d'Aosta (dove il valore del patrimonio abitativo è pari a 6,2 volte il Pil regionale), la Liguria (5,6 volte) e il Trentino-Alto Adige (5 volte). Nelle due regioni in fondo alla classifica, i motivi che comprimono il valore sono opposti. Ultima è infatti la Lombardia (2,7), non certo per gli scarsi valori immobiliari quanto per un Pil elevato. Penultima la Basilicata, dove invece pesano valori residenziali contenuti.
Messi insieme, gli immobili si estendono per 4 miliardi di metri quadrati, per una media di 117 metri quadrati. Le Regioni con abitazioni mediamente più grandi sono l’Umbria, il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, dove la superficie supera i 130 metri. Sotto quota 100, invece, Valle d’Aosta e Liguria. Anche in questo caso, però, introdurre un'altra variabile offre un quadro più dettagliato: confrontando il rapporto tra superficie complessiva e numero di residenti, si può sapere quanto “spazio” ha a disposizione ciascun abitante. In cima torna la Valle d'Aosta, nonostante case più piccole: ogni residente abita quasi 96 metri quadrati, contro i 67 della media nazionale. “Ciò dipende probabilmente – spiega li rapporto - dall’esistenza di numerose abitazioni date in locazione a fini turistici, oppure di proprietà di non residenti che le utilizzano per la villeggiatura”. Hanno invece una superficie media per abitante inferiore alla media Campania, Puglia, Lazio e Lombardia.
Capitolo prezzi, considerato anche il momento favorevole per i mutui visti i tassi ai minimi: nel 2016, un’abitazione italiana media valeva 162 mila euro, paria a 1.385 euro per metro quadro. Rispetto al 2015, il valore patrimoniale è calato dell'1,9%. Dietro la media, però, si camuffa come al solito una notevole oscillazione: si va dai 288 mila euro del Trentino Alto Adige agli 81 mila euro del Molise.
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