L'Abi, col Fondo casa, sospende rate mutui per oltre 17 mila famiglie

Pubblicato il 6 August 2014

Secondo i dati Abi sono 17.278 le famiglie che, in questo quadro economico così drammatico, hanno avuto accesso, tra il maggio del 2013 e la fine giugno del 2014, al "Fondo di solidarietà per acquisto della prima casa”. Per queste famiglie il Fondo ha funzionato come un vero e proprio strumento di welfare, dal momento che ha consentito loro di sospendere per 18 mesi il pagamento delle rate del mutuo In tutto, la sospensione ha riguardato, come debito residuo, un controvalore di 1,6 miliardi di euro. Sempre secondo l'Abi, nella stragrande maggioranza dei casi, cioè per 16.136 famiglie, la causa che ha determinato la richiesta di sospensione è stata la perdita del posto di lavoro.

Tutti i dati sono riportati in una nota ell'Abi che sottolinea che questi sono i dati “dell’ultimo monitoraggio effettuato sull’iniziativa che rappresenta una misura pubblica di raccordo con la moratoria concordata dall’Abi con le associazioni dei consumatori”. L'iniziativa, portata avanti dal 2010, spiega l'Abi, ha consentito di sospendere il pagamento delle rate dei mutui a oltre 100.000 famiglie, da allora a oggi, per un controvalore complessivo del debito residuo di quasi 11 miliardi di euro.

“Ricorso alle sospensioni ma, al contempo – si legge ancora nella nota – nuova vitalità per i mutui-casa”. Questo grazie all'impegno delle banche italiane verso le famiglie, sottolinea l'Abi. Il risultato è l'aumento, tra gennaio e giugno 2014, del 28,2% nei nuovi finanziamenti rispetto allo stesso periodo dell'anno passato. Per  favorire ancora di più l’accesso al credito, è previsto il lancio, a breve, del “Fondo di garanzia per la casa”, garantito a sua volta dallo Stato. Il fondo rilascia garanzie fino al 50% dei mutui erogati per acquisto o ristrutturazione dell'immobile, in modo da  “accrescere l’efficienza energetica di questi immobili adibiti ad abitazione principale”. Il fondo contempla priorità d'accesso alle giovani coppie e dovrebbe coprire le esigenze delle famiglie, nel triennio 2014-2016, tramite un plafond di 600 milioni di euro.