Mutui, per il tasso variabile aumenti fino al 65%

Rincari anche per i nuovi contratti a tasso fisso

I mutui a tasso variabile hanno visto aumentare la rata fino al 65%. Per i nuovi contratti, il rimborso mensile dovrebbe salire del 50-60%. Sono i risultati, secondo la Fabi, di quel domino economico-finanziario innescato dalla stretta della Banca centrale europea. Un domino che pesa anche sui prestiti di minore importo e breve scadenza, come quelli per comprare auto o elettrodomestici.

Il caro rata pesa su una fetta imponente di italiani. La Fabi ricorda infatti che le famiglie indebitate sono 6,8 milioni, circa un quarto del totale. E tra queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l'acquisto di una casa.

La rata del mutuo

Traducendo le percentuali in euro, si comprende meglio l'entità dei rincari. Un tasso variabile in aumento del 65% vuol dire che oggi si pagano 825 euro per una rata che, fino a pochi mesi fa, si fermava a 500 euro.

Se sui vecchi mutui a tasso fisso non è cambiato e non cambierà nulla fino alla scadenza, stanno diventando molto più salati i nuovi contratti. Per un mutuo a tasso fisso da 200.000 euro di 25 anni – stima la Fabi – il tasso medio applicato dalle banche potrebbe essere superiore al 5%. La rata arriverebbe a 1.218 euro. Per un prestito da 100.000 euro, sempre di 25 anni, col tasso al 5,1%, la rata mensile sfiorerebbe i 600 euro.

Auto ed elettrodomestici

I tassi di riferimento della Bce, che hanno raggiunto il 3,75%, si ripercuotono anche sui prestiti per l'acquisto di un'auto. Per esempio, un modello da 25.000 euro, nel caso di un finanziamento decennale a un tasso del 12,7%, avrebbe un costo complessivo di 45.704 euro, oltre 8.200 euro in più rispetto al 2021 (+22%). Per acquistare una lavatrice da 750 euro interamente a rate, con un finanziamento da 5 anni, il costo totale passa da 942 euro a 1.061 euro, con una differenza complessiva di 119 euro (+25%).