Mutui casa: negli Usa le domande precipitano nel mese di luglio

Mutui USA

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Pubblicato il 24 August 2023

Con l’aumento dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea molte famiglie italiane si sono ritrovate in serie difficoltà con il pagamento della rata del mutuo prima casa a tasso variabile. Chi invece stava pianificando l’acquisto di una casa ha dovuto rivedere il budget a disposizione.

Anche oltre Oceano la situazione del mercato immobiliare è tutt’altro che rosea anche se, ovviamente, non è sovrapponibile a quella europea: negli Stati Uniti la domanda di mutui è diminuita per la sesta settimana consecutiva scendendo ai minimi degli ultimi 28 anni mentre i tassi d'interesse saliti ai massimi dal 2000.

Richieste di mutuo a picco

Le richieste totali di mutuo sono diminuite del 4,2% rispetto alla settimana precedente, secondo l'indice della Mortgage Bankers Association, con il tasso d'interesse medio fisso del mutuo trentennale salito dal 7,16% al 7,31%.

Le richieste di mutuo per comprare casa sono diminuite del 5% rispetto alla settimana precedente e del 30% rispetto a un anno prima, con la domanda ai minimi da dicembre del 1995.

Impennata dei tassi dopo le decisioni della Fed

Secondo Freddie Mac, la public company americana specializzata nei mutui ipotecari, i tassi dei mutui a lungo termine sono al loro massimo da 21 anni a questa parte. Il tasso medio dei mutui per la casa a 30 anni ha toccato il 7,09 per cento rispetto al 6,96 per cento della scorsa settimana. Lo scorso anno nello stesso periodo era pari al 5,13 per cento.

Occorre precisare che i tassi dei mutui Usa hanno registrato un balzo in avanti dopo che la Fed ha ventilato l'ipotesi di un'ulteriore stretta della politica monetaria per mitigare il rischio inflazione.

Aumentano le vendite di case nuove, calano quelle dell’usato

Nel complesso il mercato immobiliare statunitense starebbe registrando segnali contrastanti: da una parte aumentano le vendite delle case nuove, dall’altra invece si riducono quelle degli immobili già esistenti.

Le vendite di case usate negli Stati Uniti nel mese di luglio hanno registrato infatti  ancora un ribasso, dopo quello di giugno. L’indice redatto dalla National Association of Realtors (Nar), l'associazione di settore, è sceso del 2,2% rispetto al mese precedente: sono state vendute 4,07 milioni di abitazioni rispetto ai 4,16 milioni di giugno ed ai 4,15 milioni di unità previsti dagli analisti.

Dati in controtendenza a luglio

Al contrario invece, sempre nel mese di luglio il dato sulle vendite di case nuove negli Stati Uniti ha registrato un rialzo, oltre le attese. Il dipartimento del Commercio ha registrato, un aumento del 4,4% al tasso annualizzato di 714.000 unità, contro attese per un aumento dell’1% a 704.000. Il dato di giugno è stato rivisto da 697.000 unità a 684.000 unità. Rispetto a un anno prima, il dato è in rialzo del 31,5% mentre il prezzo medio è stato di 513.000 dollari.

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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