Boccata d'ossigeno ai mutui con spread e tassi in diminuzione
3 apr 2012 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Pubblicato il 3 April 2012
Comprare casa sembra ormai un'impresa. Mutui dai tassi e dagli spread elevati inducono i possibili acquirenti ad accantonare, almeno per il momento, il progetto di comprarne una. Ultimamente però le cose sembrano essere un po' cambiate perché sono scesi di poco i tassi Euribor, i parametri europei che pongono una regolamentazione dei mutui a tasso variabile: è sceso sotto lo 0,5% l’Euribor a tre mesi mentre segna 0,86% quello a sei mesi.
Il motivo di questo ribasso nei tassi sta tutto nei maxi-prestiti che la Bce ha erogato a dicembre e a febbraio alle banche: un'iniezione di cash tale da aver permesso agli istituti bancari di placare, almeno in parte, la sete di liquidi che li bloccava da parecchi mesi. Questo abbassamento dell'indice di riferimento si traduce in pratica in un vantaggio a livello di rate mensili (che saranno più basse) per tutti quelli che hanno stipulato, prima della crisi - e prima che i tassi schizzassero all'impazzata - un mutuo a tasso variabile.
Discorso diverso per chi invece deve ancora avviare il mutuo o per chi lo abbia acceso nell'ultimo periodo. Gli spread applicati restano molto elevati vanificando l’effetto positivo dei ribassi negli indici di riferimento. Perché se i parametri Euribor, rispetto all'estate scorsa, sono più che dimezzarti, gli spread sono triplicati, tanto che, secondo Bankitalia, a gennaio i tassi finali hanno superato il 4,5%. Questa è la brutta notizia: la buona è che pare si sia arrestata, nelle ultime settimane, l’ascesa degli spread, cosa che fa ben sperare per il futuro con tassi che potrebbero ridursi in maniera considerevole.
di Franco Canevesio
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