Milano: mercato delle case e retribuzioni non vanno d'accordo
2 feb 2024 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Lo squilibro tra i due fattori è evidente
A Milano un operaio può permettersi solo una casa di 12 metri quadri. È questo il risultato dell’Osservatorio Casa Abbordabile, ricerca promossa dal Consorzio Cooperative Lavoratori e svolta da Massimo Bricocoli e Marco Peverini del Politecnico di Milano. Dal report viene fuori un problema che non è solo questione di numeri ma ha importanti riflessi sociali: il rapporto tra costo del metro quadro in una città come Milano e reddito percepito dai suoi abitanti.
“Abbordabile”, ricordiamo, è la casa le cui spese (tra rata del mutuo o canone di affitto e altre spese di mantenimenti) non eccedono il 30% del reddito. In base a questa premessa, l’Osservatorio stila la lista di quanti metri quadri si possano permettere gli abitanti di Milano, a seconda del mestiere svolto e della zona in cui desiderano abitare.
Casa a Milano, i numeri delle compravendite
Per quanto riguarda il mercato immobiliare milanese, i nuovi contratti di locazione annualmente registrati crescono da 40.165 nel 2015 a 55.830 nel 2021. La crescita è soprattutto legata a contratti transitori, da uno a tre anni. Per quanto riguarda le compravendite, dal 2015 c’è una ripresa con numeri superiori alla fase pre-crisi. Non solo: ben il 40% avvengono senza ausilio di mutuo, impiegando quindi un capitale proprio o di famiglia.
Nuove costruzioni
Per quanto riguarda le nuove costruzioni, dal 2015 al 2021 sono stati emessi permessi di costruire per 17.607 alloggi raggiungendo nel 2019 il picco decennale con 3.451 permessi rilasciati in un anno: ben l’89,9% dei permessi di costruire alloggi a Milano di sono stati emessi in favore di soggetti privati. Solo 1.577 fanno capo a cooperative di abitazione (9%), mentre solo 196, l’1,1% del totale dei permessi rilasciati è a favore di enti pubblici.
Le retribuzioni non tengono il passo con i prezzi delle case
Sul fronte della retribuzione, secondo il report, il 70% dei milanesi possiede la propria casa: sostanzialmente il dato è in linea con la media nazionale. A livello di redditi percepiti, invece, il 57% dei contribuenti milanesi dichiara un reddito lordo inferiore a 26.000 euro l’anno e il 34% che dichiara un reddito lordo addirittura inferiore a 15.000 euro l’anno.
Nel periodo 2015-2021, la retribuzione media dei milanesi è cresciuta dell’8,46%: per i lavoratori con qualifica più bassa, cioè per gli operai, la crescita è stata solo del 3,11%. Sono tutti numeri, sottolinea l'Osservatorio, ben lontani da reggere all’aumento dei prezzi delle case: tra il 2015 e il 2021, i prezzi medi delle abitazioni sono, infatti, cresciuti del 41%, gli affitti medi del 22%, mentre il reddito medio è aumentato solo del 12% e la retribuzione media del 13%.
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