Lavoro nero e ristrutturazioni: sanzioni più pesanti
L'obiettivo è arginare il lavoro nero
Pubblicato il 15 May 2024
Sono in arrivo sanzioni più severe per chi non rispetta le regole nel mondo dell’edilizia. Nello specifico, una bozza del Decreto Lavoro prevede alcuni correttivi per tentare di arginare il fenomeno del lavoro nero.
Cos’è la “verifica della congruità della manodopera”
La proposta allarga il perimetro della “verifica della congruità della manodopera”. Si tratta, come si intuisce dal nome e come spiega la Commissione nazionale paritetica delle Casse edili, di una procedura che “misura la coerenza tra la manodopera utilizzata in un lavoro edile e l’entità e la tipologia dei lavori svolti”. In sostanza, confronta quanto fatto con il numero dei lavoratori impiegati. Se non c’è coerenza, vuol dire che sono stati pagati operai in nero (in tutto o in parte).
Le regole negli appalti pubblici
Per gli appalti pubblici, oggi la verifica di congruità della manodopera scatta oltre la soglia dei 150.000 euro. La nuova proposta rimuove questo limite. Il responsabile del progetto non potrà procedere al saldo finale senza un esito positivo della verifica di congruità. In caso di violazione, può sempre essere segnalato all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, indipendentemente dal valore dell’appalto.
Cosa succede ai privati
Il decreto non si ferma ai lavori pubblici ma riguarda anche i privati che ristrutturano la propria casa. La soglia minima, in questi casi, c’è ma diminuisce in modo sensibile, passando da un valore dei lavori di 500.000 a 70.000 euro. Una cifra che mira proprio a includere anche le ristrutturazioni di abitazioni.
Nel caso non sia stato nominato un responsabile dei lavori, deve essere il committente ad accertarsi che la verifica di congruità ci sia stata e abbia avuto esito positivo. Altrimenti scatta una sanzione da 1.000 a 5.000 euro. Non proprio spiccioli per chi sta già affrontando i costi di ristrutturazione, magari tramite un mutuo.
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Il profilo dell'autore
Paolo Fiore Giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.
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