La casa si compra con i risparmi: crollano i mutui

I dati del Consiglio Nazionale del Notariato

Nei primi sei mesi del 2023, le compravendite di abitazioni sono diminuite dell’8,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La frenata, secondo i dati del Consiglio Nazionale del Notariato, si è via via intensificata, avendo registrato un calo del 4,8% nel primo trimestre e del 12% nel secondo.

Sempre meno mutui

I mutui crollano: sono diminuiti del 29,5%. Si tratta di una contrazione molto più forte rispetto a quella delle compravendite. La differenza, spiega il Consiglio Nazionale del Notariato, evidenzia come “l’aumento dei tassi di interesse abbia portato le persone ad utilizzare maggiormente i propri capitali rispetto a forme di finanziamento”. In sostanza, gli italiani hanno acquistato quando hanno avuto a disposizione, già in partenza, liquidità sufficiente.

È fisiologico che la riduzione dei mutui abbia portato a un calo del capitale erogato, passato da 38,5 miliardi a 26,9 miliardi (-30,1%). Il capitale medio concesso nei primi sei mesi del 2023 è in linea al dato del primo semestre 2022 (170.597 euro rispetto a 172.171 euro del primo semestre 2022).

Le previsioni

Per il 2023 il Consiglio Nazionale del Notariato stima un calo del mercato del 10,5%. Analizzando la suddivisione tra prime e seconde case, acquistate da privati e imprese, la flessione è generalizzata. Ma con un'importante eccezione: il mercato delle seconde case tra privati tiene, sostenuto dalle compravendite finalizzate ad affitti di breve termine. Sembra quindi trovare conferma, spiega il Consiglio, "la denuncia segnalata in questi mesi dagli studenti universitari, e non solo, sul caro affitti generalizzato in tutta Italia, e in particolare nelle grandi città".

In merito ai mutui, per l’anno 2023, si prospetta una riduzione dei finanziamenti del -23,8%, confermando anche a fine anno una frenata dei finanziamenti più pronunciata rispetto a quella delle compravendite.