Istat e Codacons fotografano una realtà ancora sofferente
15 lug 2015 | 2 min di lettura | Pubblicato da Francesca L.
Persistono i prezzi al ribasso per il mattone Italiano. A dircelo è proprio l’Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica, in una sua recente nota nella quale evidenzia come nel primo trimestre dell’anno di questo 2015 l’Ipab (l’indice dei prezzi delle abitazioni) sia diminuito dello 0,7% rispetto ai tre mesi precedenti e ben del 3,4% se si confronta lo stesso periodo del 2014.
La dinamica perciò persiste nettamente negativa; con questi ultimi dati il divario rispetto al 2010 raggiunge il -13,7%. Tali risultati riguardano nel complesso sia le abitazioni già esistenti, che nel dettaglio hanno visto i prezzi abbassarsi del 18,6% che le nuove case per le quali la variazione negativa si è aggirata attorno all’1,5%. Si tratta del quattordicesimo calo congiunturale di seguito ma, in questo caso, si sta assistendo alla strana situazione in cui i prezzi delle abitazioni nuove hanno subito una diminuzione maggiore rispetto a quelli dei vecchi edifici (-1,0% contro -0,5%).
Ma anche il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) ha una sua idea in merito. Secondo l’Istituto, infatti, questo trend negativo è aggravato ancora di più dal crollo che negli ultimi anni hanno registrato le erogazioni di mutui casa alle famiglie ed ai privati da parte dei vari istituti bancari operanti sul territorio italiano. Si parla di numeri piuttosto consistenti e, nei fatti, di un calo del 72% che ha visto il passaggio dai 62,7 miliardi di euro del 2007 ai 17,6 miliardi di euro nel 2013. È vero che in tempi recenti i dati mettono in luce una, seppur non troppo accentuata, inversione di tendenza che però, secondo quanto esposto dal Codacons, sembra insufficiente per far riprendere un mercato così in crisi. Ed è proprio il crollo delle erogazioni dei mutui che, continua l’associazione, ha compromesso e persiste a compromettere l’intero settore immobiliare senza poi contare il “percorso ad ostacoli” che ogni richiedente è costretto a superare per vedere accettata la richiesta di credito per l’acquisto di un’abitazione.
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