Comprare casa: le nuove tendenze emerse nel 2023
21 mar 2024 | 4 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Crescono gli scambi per investimento
Il picco di scambi di case a scopo di investimento nel 2023 fa salire, per la prima volta negli ultimi cinque anni, anche l’età media di chi le acquista. Si tratta della tendenza più evidente che ha caratterizzato il mercato immobiliare durante lo scorso anno secondo un’analisi condotta dal Gruppo Tecnocasa su un campione composto da oltre 43 mila compravendite.
Mentre gli acquisti delle seconde case destinate alle vacanze si confermano stabili rispetto all’anno precedente, cresce invece la propensione a spostarsi fuori dai centri urbani, alla ricerca di opportunità di acquisto più convenienti nell’hinterland.
Verona regina degli acquisti a scopo investimento
Nel 2023 in Italia si evidenzia un aumento della percentuale di acquisti per investimento (19,5%). Si tratta della quota più alta registrata negli ultimi anni, quando non si era mai arrivati al di sopra del 18%. A causare questa impennata è la ricerca da parte dei risparmiatori di nuove opportunità per ottenere un rendimento e fronteggiare l’impatto dell’inflazione.
I tassi di investimento sono mediamente più alti nelle grandi città (28,6%), con Verona che guida la classifica con una forte presenza di investitori (43,1%), seguita da Napoli (41,2%). Subito dopo si piazzano Palermo e Milano con percentuali di investimento intorno al 35%. In particolare, a Milano il 2023 ha evidenziato una quota di investitori nettamente più alta rispetto a quanto registrato negli anni precedenti, quando si oscillava tra il 23% e il 27%, a conferma del grande interesse che il capoluogo lombardo sta suscitando negli investitori, anche grazie ai numerosi interventi di rigenerazione previsti in città.
Fuga dalle città: l’hinterland diventa sempre più appetibile
Cresce la percentuale di residenti in grandi città che si sposta nell’hinterland per l’acquisto dell’abitazione principale: nell’ultima rilevazione, 23 residenti su 100 hanno scelto di acquistare fuori città. Una tendenza sostenuta dalla ricerca di case più ampie dopo la pandemia, dall’aumento dei prezzi delle case e dalla minore disponibilità di spesa causata dall’aumento dei tassi di interesse sui mutui prima casa.
Per quanto riguarda invece il settore della casa vacanza a livello nazionale non si registrano particolari variazioni rispetto al 2022: nell’ultimo anno il 7,1% delle compravendite ha riguardato questo segmento. Si tratta di percentuali alte, cresciute subito dopo l’arrivo della pandemia; nel 2019 la quota si fermava al 5,8%.
In aumento l’età media degli acquirenti
In Italia cresce l’età media degli acquirenti, si passa dai 42,7 anni del 2022 ai 43,7 anni del 2023. Negli ultimi 5 anni è la prima volta che si registra un aumento dell’età media, tale trend è determinato anche dalla crescita della componente investitori, target che ha un’età media più alta.
I più attivi sul mercato rimangono comunque gli acquirenti con un’età compresa tra 18 e 34 anni che compongono il 28,8% del totale (arrivavano al 31,2% nel 2022), mentre nel 2019 la maggior parte degli acquirenti aveva un’età compresa tra 35 e 44 anni (27,8%). Tra le grandi città Milano si piazza al primo posto per quanto riguarda gli acquisti da parte di under 34 (37,5%), al secondo posto Torino, dove gli under 34 effettuano il 34,4% delle compravendite.
In calo l’offerta di case più efficienti
Il trilocale rimane sempre la tipologia più scambiata in Italia (33,9%), al secondo posto si piazzano le soluzioni indipendenti e semi-indipendenti che arrivano al 21,2%, quota sostanzialmente uguale a quella registrata nel 2022, ma in crescita se confrontata con il 2019 quando si fermava al 19%. Infatti, le soluzioni indipendenti con l’arrivo del covid hanno visto un aumento di compravendite, tendenza che a partire dal 2022 si è leggermente attenuata. Situazione completamente diversa a Milano, dove la tipologia più acquistata è il bilocale (48,5%), mentre al secondo posto si piazzano i trilocali.
A livello nazionale la percentuale di compravendite di abitazioni in classe energetica A e B si attesta al 6,5%, quota simile a quella registrata nel 2022, mentre nel 2021 era più alta e sfiorava l’8%. Si assiste quindi ad una lieve contrazione degli acquisti di abitazioni in classe energetica elevata, diminuisce l’offerta di soluzioni di nuova costruzione e di conseguenza cala anche la disponibilità di tipologie in classe energetica elevata.
A Milano i single trainano le compravendite
A livello nazionale si registra una progressiva crescita della percentuale di acquisti da parte di single, che nel 2023 arrivano ad 1/3 sul totale delle compravendite, mentre 2 volte su 3 a comprare sono famiglie. A Milano la percentuale di acquisti da parte di single è nettamente più alta e sfiora il 50%.
L’analisi si conclude con i venditori e il motivo della vendita: nel 2023 in Italia il 44,2% dei proprietari ha venduto per reperire liquidità, il 43,1% per migliorare la qualità abitativa e il 12,7% per trasferirsi in un altro quartiere o in un’altra città.
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