Come ti cambio il Superbonus
Diverse novità nel 2024 e nel 2025
Pubblicato il 1 December 2023
Si avvicina la fine dell’anno e si torna a parlare del Superbonus finanziato con fondi Pnrr e destinato ad abitazioni delle famiglie a basso reddito. Nel 2024 l’agevolazione fiscale passerà al 70% senza più possibilità della cessione del credito e dello sconto in fattura. Di fatto, diventa più oneroso ricorrere all’incentivo che diventerà inaccessibile per le famiglie più modeste. Un cambio di passo che avrà ripercussioni anche sul settore dei mutui.
Il nuovo Superbonus
Gli interventi non saranno più finanziati con le detrazioni fiscali: saranno effettuati direttamente dalle Esco, ossia dalle società di servizi del settore energetico. Questo avverrà in base a ”un accordo con un partner operativo, che il governo dovrà individuare, per coordinare l’operazione”.
Ammontanto a 1.380.000.000 di euro i fondi Pnrr: serviranno per l’efficientamento energetico delle case popolari e dell’edilizia residenziale sociale. Circa 460 milioni di euro, cioè un terzo delle risorse, sarà destinato al rinnovo degli appartamenti nei condomini delle famiglie più povere.
Quando parte il nuovo Superbonus
La nuova misura sarà operativa dal 2025. Come sostiene in un articolo il Corriere della Sera, entro metà 2024 il governo dovrà avere definito il meccanismo finanziario, i criteri di intervento: dovrà anche avere selezionato un partner operativo per gestire le risorse (garanzie, prestiti o tassi agevolati) che verranno girate alle Esco per realizzare gli interventi.
Come cambia il Superbonus 2024
Per le spese sostenute nel 2024 il superbonus spetterà al 70% per condomini e persone fisiche per gli interventi su edifici composti da 2 a 4 “unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche”. Dal 2024, inoltre, non sarà più possibile usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura. L’unica strada percorribile sarà la detrazione in 10 anni.
L'efficientamento energetico
Non è tutto, perché intanto si avvicina il 7 dicembre, il giorno in cui l'Ue si riunirà per stabilire il testo definitivo della direttiva sulle case green secondo il quale i Paesi membri dovranno assicurare che “almeno il 55% della riduzione del consumo di energia primaria sia raggiunto attraverso il rinnovo degli edifici più energivori”. In Italia pare saranno circa 5 milioni gli edifici che dovranno adeguarsi.
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Il profilo dell'autore
Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.
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