Box e posti auto: è un buon momento per l’acquisto?
7 lug 2020 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
In aumento del 4,9% le vendite nel 2019
Pubblicato il 7 July 2020
Chi è alla ricerca di un’abitazione nelle grandi città molto spesso predilige soluzioni che comprendono anche il box o il posto auto data la cronica mancanza di parcheggio nei centri urbani. Nulla vieta però di acquistarlo successivamente, anche se a quel punto, sarà necessario fare i conti con prezzi più consistenti dato che spesso la domanda è superiore alla richiesta. Fatta eccezione per il primo trimestre del 2020, corrispondente al periodo di emergenza sanitaria, per tutto il 2019 le compravendite di posti auto e box sono aumentate rispetto all’anno precedente.
Nel dettaglio in Italia nel primo trimestre del 2020, secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, sono stati acquistati 67.210 box e posti auto con un calo del 16,6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Ma se si guarda all’andamento del periodo precedente al Covid 19, si noterà come l’interesse degli italiani per questo tipo di immobile sia ancora elevato pur comportando spesso la richiesta di un mutuo di importo più elevato rispetto a quello necessario all’acquisto della sola abitazione.
Nel corso del 2019 le compravendite di box e posti auto secondo quanto reso noto dall’Agenzia delle Entrate sono aumentati del 4,9% portandosi a 353.507 transazioni; un segnale in linea con il trend delle compravendite di abitazioni che a fine 2019 registravano un dato positivo.
La tendenza è confermata anche dalle società di intermediazione mobiliare. In particolare, secondo i dati raccolti da Tecnocasa e Tecnorete presso le agenzie affiliate, il 67,9% delle operazioni hanno avuto come finalità l’acquisto, mentre il 32,1% sono operazioni di locazione.
Il 48,5% di chi ha acquistato il box lo ha fatto per un investimento, dato che di fatto è più semplice da gestire rispetto ad altri tipi di immobile, mentre il 51,2% lo ha acquistato per utilizzarlo direttamente.
La buona notizia per chi sta pensando di acquistarne uno è che per tutto lo scorso anno i costi sono rimasti invariati: secondo i dati dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, nella seconda parte del 2019, si registra nelle grandi città una sostanziale stabilità dei valori (con un lieve incremento per i box pari a 0,1%).
Milano si conferma la città in cui i prezzi hanno registrato l’incremento più elevato e pari al 2,6% per i box e all’1,8% per i posti auto. Le quotazioni più elevate, come sempre, si segnalano nelle zone centrali dove l’offerta è sempre molto bassa e la mancanza di parcheggio ancora più evidente. Si va dai 15mila richiesti in zona Molise e dai 16 mila a Baggio, San Siro- Capecelatro, Quarto Oggiaro, Bonola- Trenno e Dergano, fino ai 50 mila euro richiesti nelle aree Wagner- De Angeli, Canonica, Bacone, Abruzzi – Plinio- Morgagni.
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