Mutui prima casa in risalita: il taglio dei tassi spinge la domanda
Ripartono i mutui
Pubblicato il 25 June 2024
Il 2024 si sta rivelando un anno tendenzialmente positivo per l’andamento dei mutui, con un aumento della domanda del 14% rispetto ad aprile, anche se il distacco dai valori degli anni precedenti resta ancora marcato. Nonostante ciò, il recente annuncio della BCE di una prima riduzione dei tassi di interesse di 0,25 punti percentuali fa ben sperare in una riduzione di questo gap nei prossimi mesi per effetto di un incremento del potere di acquisto dei cittadini. A trarre queste conclusione è l’ultimo Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights di Experian.
I giovani trainano la domanda di nuovi mutui
Il mese di maggio, secondo i dati raccolti da Experian, conferma la progressiva ripresa delle richieste di mutui casa: dopo un periodo di sofferenza del mercato di quasi due anni dovuto al progressivo innalzamento dei tassi di interesse imposto dalla Banca Centrale Europea, la domanda di mutui è infatti salita del +14,9% rispetto ad aprile.
I primi segnali di ripresa si erano registrati già all’inizio del 2024: nel primo trimestre dell’anno, infatti, la crescita era stata del +3,68%. Il contributo dei giovani continua ad essere determinante: le richieste degli under36 che sono cresciute del 36% da aprile e del 12% da maggio 2023.
Che la crescita delle richieste di mutuo sia sostenuta dalla progressiva diminuzione dei tassi di interesse è confermato anche dalle ultime rilevazioni effettuate da Experian, basate sui tassi realmente applicati dalle banche. Ad aprile, il tasso per i mutui si è attestato al 3,91%, una diminuzione di 1,07 punti percentuali dall’ultimo picco registrato ad ottobre 2023 e pari al 4,98%.
Domanda in crescita per il Centro-Sud
L’analisi relativa all’andamento dei mutui nelle principali città italiane conferma quanto osservato a livello nazionale: la Lombardia si conferma al primo posto per la distribuzione delle richieste con il 18% del totale, seguita da Toscana (11,8%) e Veneto (11,5%); rispetto allo scorso anno, tuttavia, si osserva una diminuzione del peso di Lombardia e Piemonte a favore di Sicilia e Lazio per i quali l’incidenza delle richieste di mutuo è aumentata rispettivamente di 2,03 e di 1,45 punti percentuali rispetto a maggio 2023.
Un trend che emerge anche restringendo il campo ai principali capoluoghi di regione: Milano mantiene una quota considerevole del totale delle richieste, pari al 6,71%, ma è l’unica grande città a registrare una notevole diminuzione della domanda sia in confronto ad aprile (-10,36%), sia rispetto a maggio 2023 (-23,75%). Roma invece guadagna il primo posto per distribuzione delle richieste rispetto ad aprile con un aumento del +18,07%. Anche nelle altre grandi città analizzate – Napoli, Bologna e Venezia – la domanda di mutui è in crescita rispetto al mese precedente.
Il Centro guida la classifica degli importi medi finanziati
Il calo delle richieste registrato nell’ultimo mese al Nord a favore del Centro-Sud si riflette anche nell’andamento degli importi finanziati. A fronte di una crescita totale del +4,82%, infatti, l’area Nord-Ovest registra un aumento solo dello +0,33% mentre per il Nord-Est vi è addirittura una diminuzione pari al -4,15%, con gli importi medi che si attestano rispettivamente a 185.037 e 177.237 euro.
La crescita più significativa, invece, è proprio nell’area romana con un aumento del +29,41% e l’importo medio di 171.437 euro, che raggiunge quasi i livelli del Nord – solitamente più alti rispetto al resto del territorio. Si presenta sostenuta anche la crescita al Sud, con un aumento degli importi finanziati del +8,68% e una media di 149.039 euro.
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
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