Case con nuovo look

Detrazione fino al 90% per il rifacimento delle facciate

La casa si rifà il look. Entra nel vivo il nuovo sconto fiscale per il rifacimento delle facciate, previsto dalla legge di bilancio. Una super agevolazione fiscale che consente di detrarre fino al 90% del costo (senza tetto di spesa) sostenuto per dare una nuova vita alle parti esterne degli edifici. L’Agenzia delle Entrate ha emanato una circolare con tutti i dettagli e un vademecum per i consumatori. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Dagli inquilini ai proprietari, dai residenti in Italia ai connazionali che si trovano all’estero, è molto ampia la platea di chi può richiedere il bonus. Per averne diritto è necessario realizzare interventi di recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli strumentali e dunque non solo le case private.

Prima di accedere al beneficio occorre verificare che il proprio edificio si trovi in zone classificate come A (centri storici o zone di interesse storico e artistico) e B (parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dalle zone A) delle città. Rientrano negli interventi agevolabili anche la semplice pulitura e tinteggiatura della facciata, gli interventi sui balconi o gli ornamenti e i fregi. È possibile poi avere uno sconto fiscale sui lavori effettuati sulle grondaie, pluviali, parapetti e cornici. La portata dell’agevolazione non si ferma solo agli interventi tecnici: si possono detrarre anche le spese legate al costo dei materiali e ai costi professionali, come ad esempio quello delle perizie.

Ma chi può farne richiesta? Coloro che possiedono l’immobile a titolo di nudo proprietario o titolare di altro diritto reale di godimento sull’immobile (usufrutto, uso, abitazione o superficie) e che detengono l’immobile in base a un contratto di locazione, anche finanziaria.

Sono inoltre ammessi a fruire della detrazione, purché sostengano le spese per la realizzazione degli interventi, anche i familiari conviventi con il possessore o detentore dell’immobile (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) e i conviventi di fatto.

Lo sconto si applica sulle spese documentate sostenute nel 2020 fino al 31 dicembre 2020 e sono restituite in dichiarazione su dieci anni, in rate di pari importo; non sono previsti limiti massimi di spesa né un limite massimo di detrazione.

Per avere la detrazione del 90% occorre effettuare il pagamento mediante bonifico bancario o postale (anche “on line”) dal quale risulti: la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori).

Si possono usare anche i bonifici “parlanti” predisposti per le detrazioni legate alle ristrutturazioni edilizie e al risparmio energetico.

18 February 2020 di

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