I dati della Cgia di Mestre sui debiti delle famiglie
Pubblicato il 30 March 2017
Con un occhio al portafoglio e uno al livello dei tassi di interesse, le famiglie italiane tornano con cautela a prendere in prestito per comprare casa e per acquistare beni dall’importo elevato. Le richieste di credito sono infatti aumentate nel corso dell’ultimo anno, come conferma l’ufficio studi della Cgia di Mestre che ha monitorato l’andamento del fenomeno.
A stimolare gli acquisti un mix di fattori tra cui il timore di un eventuale aumento sia del costo del denaro, sia del prezzo degli immobili. L’ammontare complessivo delle somme prese a prestito è di 525,9 miliardi di euro ed è in leggera crescita rispetto all’anno precedente dell’1,6 per cento.
L’indebitamento medio delle famiglie italiane è pari a 20.341 euro, inteso come l’insieme del debito maturato nei confronti del sistema bancario per la richiesta di mutui prima casa, mutui surroga e ristrutturazione, mutui liquidità e per prestiti personali e per prestiti finalizzati tra cui auto/moto, arredamento, elettrodomestici e altro ancora.
Nel dettaglio, nel corso dei primi 6 mesi del 2016, ad esempio, i prestiti bancari alle famiglie per l’acquisto o la ristrutturazione delle abitazioni sono aumentati, rispetto all’anno precedente, dell’1,2 per cento e quelli per il credito al consumo del 5,5 per cento.
Il valore medio individuato, tuttavia, nasconde importante differenze tra una regione e l’altra sia in termini ovviamente di reddito, sia di propensione all’indebitamento.
Emerge come, nei fatti, siano proprio le famiglie con un reddito più alto a ricorrere con meno preoccupazione a mutui e prestiti.
Le famiglie che a fine mese devono pagare rate più pesanti sono quelle della Lombardia. Al primo posto si collocano quelle residenti nella provincia di Milano, con un debito medio di 29.304 euro; al secondo posto quelle di Monza-Brianza, con 28.901 euro e al terzo posto quelle residenti a Lodi, con 27.744 euro.
A seguire, le famiglie di Varese, con un debito medio che ammonta a 27.198 euro e quelle di Como, con 27.108 euro. Occorre scendere al sesto posto di questa particolare classifica per trovare la prima provincia non lombarda: si tratta di Prato dove le famiglie sono indebitate per 26.988 euro. Subito dopo troviamo Roma, con 26.792 euro e Siena, con 25.624 euro.
Ad aver contratto meno debiti con le banche sono invece proprio le famiglie residenti nelle aree meno ricche del Penisola: le famiglie residenti nella provincia di Reggio Calabria hanno un debito medio di 10.037 euro, quelle di Vibo Valentia di 9.284 euro, quelle della ex provincia dell’Ogliastra (oggi ritornata sotto la gestione della provincia di Nuoro) con 9.151 euro. Le famiglie che hanno invece fatto meno ricorso ai finanziamenti si trovano invece a Enna per un importo medio di 9.072 euro.
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
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