Il Superbonus s'incaglia nella burocrazia
10 giu 2021 | 2 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.
Gli esperti di diritto parlano di “ipertrofia normativa”
A fine aprile, il portale dedicato al Superbonus contava circa 13 mila richieste, con un importo di investimento pari a 1,6 miliardi di euro.
Eppure – come affermato da Agenzia delle Entrate ed Enea - le regole per ottenere il beneficio sono tutt’altro che chiare: lo dimostrano i 6.500 interpelli arrivati alla Camera dei Deputati per richiedere informazioni sulla misura.
È questo, in estrema sintesi, il bilancio che il Crif, azienda specializzata in sistemi di informazioni creditizie, fa del Superbonus 110% a un anno dal decreto che l'ha introdotto.
Le domande pervenute
In media i cittadini italiani hanno chiesto l'agevolazione per eseguire interventi di valore pari a 120 mila euro.
Il 90% di coloro che hanno presentato domanda per accedere al Superbonus vuole intervenire su villette singole e a schiera.
Poche quindi le richieste avanzate dai condomini, anche se in primo momento sembravano essere i principali destinatari del provvedimento.
Una disciplina in continua evoluzione
L'ingranaggio burocratico avrebbe rallentato l'efficacia del Superbonus per due ragioni: la prima sta nella poca chiarezza della norma; la seconda nella stratificazione di provvedimenti successivi, che hanno creato ancora più confusione.
Alla legge di conversione del Decreto Rilancio hanno infatti fatto seguito, in un solo anno, diversi interventi: decreti attuativi, legge di Bilancio, circolari dell’Agenzia delle Entrate, guide al Superbonus, Faq del governo, linee guida.
In casi come questo, gli esperti di diritto parlano di “ipertrofia normativa”, fenomeno che – con l’intento di creare chiarezza – aumenta le incertezze perché le diverse regole potrebbero entrare in collisione tra loro lasciando il cittadino privo di indicazioni chiare e certe.
La soluzione proposta
Secondo gli esperti del settore, il sistema per ottenere l’agevolazione dovrebbe essere semplificato.
In particolare, si dovrebbero ricondurre tutte le regole all’interno di un unico corpo normativo (il cosiddetto testo unico) dopo averle riorganizzate e razionalizzate secondo criteri di logica e di non contraddizione.
In quest’ottica il Crif evidenzia che circolano sempre più insistentemente proposte di uniformare tutti i bonus ad oggi esistenti in modo che possano essere fruiti più facilmente dai cittadini.
Il trend di mutui e compravendite
Un Superbonus che proceda spedito potrebbe sostenere un mercato immobiliare che mostra segnali di ripresa.
Nell’ultimo trimestre del 2020, gli acquisti di abitazioni sono cresciuti di 8,8% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Aumentano anche i contratti di mutuo a persone fisiche, in aumento dello 0,6% rispetto all’anno precedente.
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