Caro prezzi e investimenti “restringono” le case

Numeri e tendenze

Secondo le analisi condotte dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, a luglio la domanda nelle grandi città ha registrato una prevalenza di trilocali, che hanno raccolto il 40% delle richieste. A seguire i bilocali con il 25,1% e i quattro locali con il 22,7%.

Per capire come sta mutando il mercato, però, oltre alle quote vanno osservate le tendenze. L’Ufficio Studi ne individua, in particolare, due. Da una parte, il piccolo taglio (bilocali e monolocali) vede un aumento della concentrazione di richieste, “a conferma, in parte, del ritorno degli investitori che in genere scelgono questa tipologia”. Dall’altra, una diminuzione della concentrazione della domanda sui trilocali e sui quattro locali sarebbe “conseguenza dell’aumento dei prezzi che sta interessando le metropoli e dell’esaurirsi della spinta data dalla pandemia alla ricerca di abitazioni più ampie”. Quest’ultimo, in particolare, è un trend consolidato, che si conferma da tre semestri.

Le due eccezioni

La conferma più palese delle due tendenze è Milano, città cara (con un prezzo medio di 4.219 euro al mq per l’usato e 5.036 euro al mq per il nuovo) e con un solido mercato legato agli investimenti: nel capoluogo lombardo, infatti, è il bilocale a prevalere, con il 47,5% delle richieste. Anche perché sono molti i single che decidono di acquistare.

Un’altra eccezione, ma in direzione opposta, è Genova. Qui prevale (con il 44,4% delle richieste) il quadrilocale, grazie a prezzi decisamente più contenuti: 1.114 euro al mq per la tipologia usata e 1.510 euro al mq per quelle di nuova costruzione.