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Conto alla rovescia per i bonus edilizi

29 nov 2022 | 5 min di lettura | Pubblicato da Cristina B.

donna appende quadro

Con la fine del 2022 potrebbe terminare anche il meccanismo di detrazioni fiscali legate alle ristrutturazioni edilizie come l’abbiamo conosciuto finora. Facile.it ha realizzato una bussola sugli ultimi giorni dei bonus per la ristrutturazione di casa.

Il Superbonus è la misura che rischia le più radicali modifiche, mentre è stata prorogato per tutto il 2023 il bonus prima casa under 36 con condizioni di favore sia fiscale sia bancario per coloro i quali vogliono acquistare l’abitazione principale. Per molte tipologie di intervento la data spartiacque è il 2024, dopo quella scadenza, se non dovessero intervenire modifiche normative, si ripristina la vecchia aliquota del 36%. E le novità della radicale riforma potrebbe arrivare già con la legge di conversione del decreto aiuti 4.

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Superbonus del 110% al capolinea

Con le novità presenti nel decreto Aiuti quater (dl 176/22), nel 2023 l’agevolazione per i condomìni passa al 90% (scenderà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025). La nuova norma, però, non impatta sui cantieri già avviati per i quali l’aliquota rimarrà al 110% a patto che si tratti di lavori in cui è stata presentata una Cila entro il 25 novembre 2022.

L’agevolazione per le case indipendenti, invece, ricorda Facile.it, è stata prorogata dal momento che la scadenza era prevista per fine anno. Il bonus resta al 110% fino al 31 marzo 2023 anche per chi, entro il 30 settembre scorso, abbia completato il 30% degli interventi.

Per i lavori iniziati nel 2023, evidenziano gli esperti di Facile.it nel loro vademecum, invece, si potrà comunque usufruire del superbonus al 90%, ma solo se si tratta di una prima casa non di lusso e con un limite di reddito del proprietario pari a 15.000 euro (valore che aumenta in base al numero di persone del nucleo familiare).

Bonus ristrutturazione

Nulla cambia per il bonus ristrutturazione fino al 2024. È il bonus più tradizionale per i lavori edilizi, copre un limite di spesa fino a 96 mila euro e si tratta di una detrazione pari alla metà dei costi sostenuti, il 50%. Dopo il 2024 il beneficio dovrebbe tornare nella sua primissima forma al 36% e per un tetto di spesa fino a 48 mila euro.

Sisma bonus

Il Sisma bonus raggruppa una serie di interventi agevolativi per la messa in sicurezza dell’abitazione rispetto alle disposizioni antisismiche. Consiste in uno sgravio pari all’85% fino al 2024 per un limite massimo di spesa pari a 96 mila euro. La data spartiacque anche per il sisma bonus è il 2024, dopo questa scadenza si torna all’antico con il 36%. Gli interventi sono riconosciuti a condizione che le abitazioni sorgano in zone sismiche ad alta pericolosità.

Ecobonus

L’Ecobonus, la cui detrazione può arrivare fino al 65% (ma massimali e percentuali di detrazione variano a seconda della tipologia di intervento), comprende tutti quei lavori volti ad aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici, come ad esempio gli interventi atti al miglioramento termico dell’edificio, e il bonus resterà in vigore, con questa percentuale di detrazione, fino alla fine del 2024; dopo questa data, in assenza di cambiamenti, la percentuale passerà al 36% su un massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare.

Bonus mobili

L’agevolazione è per l’acquisto di mobili o elettrodomestici ad alta efficienza energetica (ad esempio non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori), solo se l’immobile è stato oggetto di interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio.

Fino a fine anno la detrazione è pari 50% su acquisti fino a 10.000 euro, mentre per gli anni 2023 e 2024 il massimale di spesa scende a 5.000 euro.

Bonus acqua potabile

È previsto per chi acquista sistemi e meccanismi per migliorare la qualità dell’acqua per consumo domestico. Sono agevolati una serie di interventi. A livello economico si tratta di un credito di imposta, in vigore fino al 31 dicembre 2023, è pari al 50% del costo di intervento su un massimale che, per le persone fisiche, è pari a 1.000 euro.

Bonus verde

Detrazione del 36%, sino alla fine del 2024, per un ammontare complessivo non superiore a 5.000 euro per immobile. Tra i lavori ammessi, rientrano, ad esempio, quelli volti a sistemare le aree verdi private, inserite in edifici, ad istallare impianti di irrigazione o pozzi, e a realizzare coperture o giardini pensili.

Bonus facciate

È forse il bonus, dopo il 110% più criticato e che ha prestato il fianco a fenomeni di frode. Si tratta di un beneficio, in scadenza a dicembre 2022, riconosciuto per le spese finalizzate al recupero o restauro della facciata esterna degli immobili che si trovano in zone classificate “A” (centro storico) o “B” (zone di completamento). Sono quindi esclusi gli edifici ubicati nelle altre aree (“C” - zona di espansione, “D” - zona produttiva ed “E” - zona agricola).

Prima casa Under 36

Quest’ultimo bonus in scadenza il 31 dicembre 2022 è stata prorogato per un anno dalla legge di bilancio 2023 in corso di approvazione. Consente l’acquisto della prima casa a coppie under 36, con un isee fno a 40.000 euro, con sgravi sulle imposte e tasse (l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale). In caso di acquisto soggetto a Iva, riconosciuto un credito d’imposta di ammontare pari al tributo corrisposto in relazione all’acquisto. Esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo e la possibilità di ottenere a tasso agevolato mutuo coperto da garanzia statale Consap.

29 November 2022 di Cristina Bartelli

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