Patente energetica per 1,3 mln di edifici
22 nov 2022 | 2 min di lettura | Pubblicato da Cristina B.
Nel 2021 sono stati emessi quasi 1,3 milioni di APE (attestazione di prestazione energetica), circa 200.000 in più rispetto al 2020. Gli attestati di prestazioni energetica si chiedono nelle compravendite immobiliari. È questa la prima motivazione per cui si attiva la procedura, solo il 2,5% per le ristrutturazioni importanti.
La fotografia di questo adempimento per il miglioramento della prestazione energetica degli edifici è stata scattata da Enea e Il Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (CTI). Dei circa 1,3 milioni di APE analizzati, il 75% riguarda immobili edificati prima del 1991.
La distribuzione per motivazione degli APE emessi nel 2021 ricalca quella già presente nei dati 2020 con l’85% dei casi legato a passaggi di proprietà e locazioni, circa il 3% riferito a nuove costruzioni, quasi il 4% alle riqualificazioni energetiche e il 2,5% alle ristrutturazioni importanti.
Il Rapporto, giunto alla terza edizione, evidenzia per il 2021 un leggero aumento degli Attestati di prestazione energetica (APE) relativi alle classi energetiche migliori (da A1 ad A4) e la ripresa della tendenza positiva riscontrata nel quadriennio 2016-2019, che si era interrotta nel 2020 (causa pandemia).
Contenuti dell’Ape
La carta di identità degli edifici racconta lo stato di salute dal punto di vista energetico ma non solo, in quanto specifica anche le indicazioni per migliorare l’efficienza energetica. Non averlo per i casi richiesti dalla legge comporta la non validità dell’attestato e ha implicazioni sugli atti di compravendita e di locazione. Nell’Ape va indicato anche le proposte di intervento per migliorare la classe energetica individuata con le lettere dell’alfabeto (A4,A3, A2 A1, B, C, D, E, F, G).
Gli interventi raccomandabili sono classificati in 6 categorie in base alla tipologia di intervento (involucro opaco, involucro trasparente, impianto di climatizzazione invernale, impianto di climatizzazione estiva, altri impianti, fonti rinnovabili). Il documento è rilasciato da soggetti accreditati. Regolato da un decreto ministeriale del 2015, è obbligatorio presentarlo per le compravendite, le locazioni ma anche per il permesso di costruire.
Il rapporto evidenzia che l’Ape ha un orizzonte in continua evoluzione normativa. Le direttive comunitarie in questi ultimi anni sono intervenute quasi a pioggia e hanno richiesto agli stati nuove indicazioni per migliorare la consapevolezza dei consumi e garantire maggiori risparmi energetici.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), inoltre ha individuato tre distinte linee di intervento: migliorare l'efficienza e la sicurezza del patrimonio edilizio pubblico; introdurre un incentivo temporaneo per la riqualificazione energetica e l'adeguamento antisismico del patrimonio immobiliare privato e per l’edilizia sociale, attraverso detrazioni fiscali per i costi sostenuti per gli interventi; sviluppare sistemi di teleriscaldamento efficienti.
22 November 2022 di Cristina Bartelli
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