Mutui: aumentano le erogazioni
13 feb 2015 | 3 min di lettura | Pubblicato da Redazione M.
Nuova tornata di dati relativi ai mutui casa. Secondo l’Abi, sarebbe in ripresa la domanda dei finanziamenti per le abitazioni da parte delle famiglie italiane. L’associazione delle banche italiane rileva infatti che le erogazioni dei nuovi mutui, nel 2014, siano state pari a 25,2 miliardi di euro contro i 19 miliardi del 2013, per un aumento pari al 32,5%. Il dato del 2014 è molto superiore anche a quello del 2012, quando la cifra erogata in totale in Italia per i mutui casa era stata di 20,7 miliardi di euro.
I dati Abi, presi su un campione di 84 banche (l’80% di tutte le banche presenti in Italia), vedono un aumento dei mutui a tasso variabile il 77,5% del totale, contro un 77,1% del 2013 e un 70,7 del 2012.
Attenzione, però, a leggere bene i dati. All’interno di questa abbondanza di cifre erogate, infatti, bisogna estrapolare un 18% (4,6 miliardi di euro) che è pari all’ammontare dei nuovi mutui legati a rinegoziazioni di contratti già esistenti; quindi, di fatto, non si tratta di contratti in più, ma di contratti che sostituiscono quelli già in essere.
Ciò è possibile anche grazie alle più recenti offerte delle banche che, in scia alla nuova situazione dei tassi di interesse, propongono finanziamenti a interessi più competitivi. Nuovi contratti con i quali rifinanziare il proprio debito in caso di difficoltà od estinguerlo alle condizioni attuali, anche se non è da prendere sotto gamba il fatto che gli istituti di credito chiedano comunque garanzie stringenti, anche per concedere la sostituzione del mutuo in essere.
Altra tendenza che le banche stanno seguendo da qualche tempo in qua, per aumentare la probabilità di portare a buon fine i contratti di mutuo che vengono stipulati presso le loro sedi, è quella di diventare, oltre che enti erogatrici di credito, anche intermediari immobiliari. E’ quindi possibile, oggi, recarsi allo sportello bancario non solo per chiedere un finanziamento, ma anche per cercare materialmente casa. Possibilmente abbinando al servizio anche la scelta di un adeguato mutuo presso la banca stessa.
Iniziata qualche anno fa da una cassa di risparmio locale del nord Italia, che ha ricalcato una prassi quotidiana tra le banche tedesche e austriache, ora la sfida dello sportello immobiliare è stata raccolta in grande stile anche dai più grossi gruppi bancari italiani.
Naturalmente, esistono possibilità di conflitto di interesse in un’attività bancaria che spazia dal prestito al mutuo al piazzamento di immobili sul mercato. Va da sé infatti che, chi sceglie di rivolgersi alla banca come agente immobiliare, più facilmente verrà “indirizzato” ad utilizzare i mutui erogati dalla banca stessa; i dati dei gruppi bancari in prima linea nella fornitura di servizi immobiliari confermano che l’erogazione di finanziamenti per l’acquisto casa è aumentata di pari passo con l’apertura di sportelli di intermediazione immobiliare.
Comunque, i conflitti d’interesse vanno accertati da parte della Banca d’Italia, prima che questa conceda alle banche il permesso di offrire al pubblico il servizio di intermediazione immobiliare. Tuttavia è bene che anche i clienti si accertino che il mutuo “consigliato” dalla banca-agente sia davvero quello migliore per le proprie esigenze.
13 February 2015 di Floriana Liuni
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