Prezzi delle case in rialzo in Ue (ma non in Italia)
6 dic 2024 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Gli alloggi sono diventati notevolmente più costosi in Europa negli ultimi anni, sia nel mercato della compravendita che in quello degli affitti. Lo conferma Eurostat, secondo cui a settembre 2024, gli indici che misurano i prezzi degli immobili residenziali e gli affitti in Ue hanno raggiunto i massimi storici: per quanto riguarda i prezzi delle case, l'indice è salito a 152,1 punti, da 100 con cui la serie iniziava nel 2010. Un dato che fa il paio con quello dei mutui prima casa che in paesi come l'Italia continua a segnare un trend positivo.
Prezzi delle case Ue in rialzo dal 2020
“A partire dal primo trimestre 2020 - scrive Eurostat -, i tassi di crescita annuali nell’Ue sono aumentati a livelli mai visti dal 2006. Dopo il picco nel primo trimestre del 2022, i tassi di crescita annuali sono diminuiti e sono diventati negativi nel secondo trimestre del 2023 (-1%) e nel terzo trimestre del 2023 (-1,2%)”. Da allora sono diventati positivi e la tendenza al rialzo ha accelerato con il passare dei mesi: il prezzo delle case è aumentato dello 0,2% negli ultimi tre mesi del 2023 a un tasso dell’1,5% nel primo trimestre 2024 e del 2,9% nel secondo trimestre.
Prezzi delle case più cari dal 2010 (ma non in Italia)
I prezzi delle case nell’Ue sono aumentati di quasi il 52% dal 2010: in alcuni Paesi, le case ora costano tre volte di più rispetto a 14 anni fa: l’Italia fa eccezione, perché evidenzia addirittura un calo del 5% dal 2010. In dettaglio, i prezzi delle case si sono triplicati in Estonia e Ungheria, con incrementi in entrambi i casi superiori al 200%: prezzo raddoppiato in Lituania, Lettonia, Repubblica Ceca, Austria, Portogallo, Lussemburgo e Bulgaria. In sostanza secondo Eurostat, tutti i Paesi dell’UE stanno registrando un aumento dei prezzi, ad eccezione di Cipro. In Spagna, il rimbalzo si attesta al 16,4%, secondo incremento più basso dell'intera regione dietro quello registrato dalla Finlandia (9,3%): in Francia i prezzi sono aumentati del 27% in questi 14 anni, mentre in Danimarca e Belgio sono aumentati quasi del 54%, in Irlanda del 67% e in Germania e nei Paesi Bassi di circa il 74%.
Affitti +25% dal 2010
Stessa tendenza per il mercato degli affitti: negli ultimi 14 anni i canoni sono cresciuti del 25% nell’intera Ue. Secondo Eurostat, i prezzi degli affitti sono aumentati anche in 26 Stati membri dell'Ue, con la sola eccezione della Grecia, dove sono diminuiti del 17,5% tra giugno 2010 e giugno 2024, risultato ben lontano da paesi come la Lituania dove i canoni sono schizzati del +182%: stessa cosa in Irlanda (+106,1%) e Ungheria (+106%). Riflettori puntati sull'Estonia, in testa alla classifica del mercato locativo con un aumento degli affitti del 216%: si tratta dell’unico Paese U in cui gli affitti sono triplicati negli ultimi 14 anni.
Affitti sopra la media
Canoni sopra la media si registrano in Polonia (82,4%), Austria (70%), Slovenia (68%), Malta (62%), Lettonia (58%), Repubblica Ceca (55%) e Romania (53,6%). In Spagna, Eurostat mostra un aumento dei canoni del 10,6% tra giugno 2010 e giugno 2024: è l’aumento minore di tutta l’Ue, ad eccezione di quello registrato da Cipro (9,6%), e in contrasto con il 23% registrato in Germania, del 28% della Danimarca, del 36% della Finlandia e del 42% del Portogallo. In Italia e Francia l'aumento cumulato degli affitti è pari a circa il 14%.
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