Mercato casa: secondo Nomisma è pronto per una lieve ripresa
11 dic 2024 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Il mercato immobiliare italiano sembra essersi lasciato alle spalle la fase più problematica, anche se restano alcune questioni aperte che potrebbero condizionare ancora le prospettive di crescita. Secondo il terzo Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2024 realizzato da Nomisma, che ha analizzato le performance immobiliari dei 13 principali mercati italiani, il settore inizia a fornire segnali di recupero dopo un periodo di affanno legato alla riduzione del flusso di mutui prima casa erogati dalle banche italiane.
I fattori alla base della ripresa delle compravendite
Secondo Nomisma la possibilità che emerga una quota di domanda finora rimasta in attesa, e la conseguente spinta al mercato, dipende fondamentalmente da due fattori: da una parte la tenuta dei redditi delle famiglie, e dall’altra, una maggiore disponibilità delle banche a concedere mutui prima casa in presenza delle necessarie garanzie.
Nonostante questi due elementi rappresentino un’incognita, l’Osservatorio arriva alla conclusione che “la recente crescita, seppur lieve, di intenzionalità e transazioni consente di delineare uno scenario nuovamente espansivo”.
Prezzi: mercato stabile, ma Milano inverte la rotta
Ad una ripresa delle compravendite fa però riscontro una frenata dei prezzi, che dopo un’ascesa ininterrotta, chiudono l’anno in media sui livelli del primo semestre del 2024.
Da quanto emerge dall’Osservatorio Nomisma, la stabilità dei valori al mq delle abitazioni nel secondo semestre dell’anno è legata in parte a una minore disponibilità a riconoscere sconti in fase di trattativa.
Alla sostanziale invariabilità dei 13 mercati maggiori, complessivamente considerati, concorrono anche alcune flessioni dei valori, tra cui quella più eclatante registrata sul mercato immobiliare milanese (-1,5% su base semestrale), cui seguono Bari, Roma, Torino e Venezia Laguna. Il graduale ritorno di interesse di parte della domanda e il recupero degli scambi già in atto lasciano tuttavia presagire una ripresa del mercato.
Se si considera invece la variazione su base annua, l’incremento dei prezzi medi per i mercati monitorati è stato pari all’ 1,7% per le abitazioni in ottimo stato di conservazione e all’1,5% per quelli in buono stato.
Locazione: canoni in accelerazione
Sul fronte delle locazioni “in attesa che attraverso il ricorso al credito l’acquisto di casa torni ad essere accessibile per una quota di soggetti recentemente esclusi”- sottolinea l’ufficio studi nel rapporto – “il sovraffollamento che si è venuto a determinare sul segmento della locazione ha impresso un’ulteriore accelerazione ai canoni, che sono cresciuti quasi ovunque con intensità ampiamente superiore al 3% annuo”.
In particolare, sui mercati di Milano e di Roma, nonostante si sia registrato un calo della domanda di locazione, la crescita dei canoni registrata è risultata rispettivamente pari a +3,2% e +4,7%.
Tra le motivazioni che alimentano il mercato della locazione, vi è quella della maggiore accessibilità economica: l’indagine evidenzia come sia in crescita la quota di famiglie che considera l’affitto come l’unica opzione possibile a causa della mancanza di risorse economiche sufficienti per accedere al mercato dell’acquisto. La quota delle famiglie che ha optato per l’affitto è passata dal 56% del 2023 al 59,3% del 2024.
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