Le banche propongono la sostituzione, ma a crescere sono le richieste di surroga
7 mar 2011 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Pubblicato il 7 March 2011
Era il 2007 quando la Legge Bersani (la numero 40 del 2007) garantiva la portabilità dei mutui, la cosiddetta surroga, cioè la possibilità per il mutuatario di trasferire il mutuo presso un'altra banca (senza alcun costo aggiuntivo per le formalità di sostituzione) rispetto a quella dove ha contratto il debito se questa propone condizioni migliori.
A quattro anni dall'entrata in vigore del decreto, un'indagine di Altroconsumo porta a galla un problema di non poco conto, soprattutto se rapportato al momento: un buon numero di banche ostacolano le richieste di trasferimento dei mutui. L'ostacolo è arrivato sulle scrivanie dell'Antitrust e della Banca d'Italia ma l'indagine parla chiaro: il 24% delle banche ostacola in ogni modo i clienti che fanno richiesta per la surroga del mutuo, contravvenendo in questo modo alla legge. Nel 13% dei casi, sostiene l'indagine, la surroga non viene nemmeno offerta: al suo posto il solerte impiegato propone direttamente la sostituzione del mutuo, una soluzione decisamente più remunerativa visto che estinguendo il vecchio credito e aprendo una nuova posizione l'utente (che con la surroga non pagava nulla) ora si vede accollare una bella serie di spese.
Con quali motivazioni la banca ostacola le operazioni di surroga? Secondo Altroconsumo le banche concedono la surrogazione del mutuo solo in presenza di alcune condizioni: la necessità di capitale minimo residuo, la durata minima residua e un mutuo aperto da un certo tempo. Dall'indagine escono male anche le norme sulla trasparenza: in genere (nel 76% dei casi) la banca non consegna nemmeno il modulo Esis che riassume il costo dettagliato del mutuo.
Sempre secondo l’indagine di Altroconsumo gli Istituti di credito che non agevolerebbero le richieste di surroga sono un po' tutta Italia, ma i più scorretti si trovano nelle grandi città come Milano, Napoli, Roma e Torino ma anche di centri più piccoli come Bergamo, Brescia, Prato, Taranto e Verona. E pensare che quando era nata la normativa sulla surrogazione, nella mente del legislatore, avrebbe dovuto stimolare la concorrenza tra banche. Altro che concorrenza: le banche fanno muro contro le richieste, mentre sempre più clienti richiedono questa tipologia di mutuo.
Una nostra indagineconferma il trend positivo per la surroga: quella della surrogazione, infatti, è considerata dai clienti una fra le più importanti modifiche nel sistema bancario italiano e rappresenta oggi il 18% delle richieste di mutuo. Rintracciare una proposta migliore e a condizioni più vantaggiose è un enorme incentivo a cambiare: solo negli ultimi sei mesi, secondo il nostro report, le surroghe sono aumentate del 3% sul complesso dei flussi.
Le regioni nelle quali si è avuto il ricorso più frequente alla surroga sono, in ordine, Trentino Alto Adige (dove il 31% dei clienti richiede la surroga), Friuli Venezia Giulia (29,2%) e Marche (22,55%). Seguono, la Sardegna (col 21% dei clienti) ed Emilia Romagna e Veneto (entrambe col 20,48% dei clienti). Le due regioni dove i clienti richiedono meno la surroga sono la Basilicata e la Calabria, ambedue al di sotto del 10%.
di Franco Canevesio
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