Frenata per tassi su mutui e prestiti
17 dic 2024 | 2 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.
Prosegue il calo dei tassi d'interesse sui mutui e sugli altri finanziamenti a famiglie ed imprese dopo l'aggiustamento dei tassi d'interesse della Bce. Dall'altra parte, però, frena la domanda di prestiti, anche prestiti personali: questo, a causa del rallentamento dell'economia. È questo quanto emerge dall'ultimo rapporto mensile dell'Abi.
Dicembre in calo per Euribor e Irs
Secondo l'Abi, nei primi 12 giorni di dicembre, il tasso Euribor a 3 mesi, molto usato per i mutui a tasso variabile, è in diminuzione in media del 2,88%, 13 punti base in meno rispetto a novembre 2024 quando era al 3,01%: la diminuzione, invece, sale a 112 punti base se confrontata col valore massimo registrato a ottobre 2023. Il tasso Irs a 10 anni, più usato nei mutui a tasso fisso, si è attestato in media al 2,15% in diminuzione di 18 punti base rispetto a novembre, quando era 2,33%, e di ben 138 punti base rispetto al valore massimo di ottobre 2023.
Bot e Btp
Sempre nei primi 12 giorni di dicembre, il tasso dei Bot a 6 mesi è stato in media del 2,69% in calo di 10 punti base rispetto a novembre 2024 quando era a 2,79% e di 136 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023, mentre il tasso dei Btp a 10 anni si è attestato in media al 3,23%, in calo di 33 punti base rispetto al 3,56% di novembre e di 176 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023.
Tassi su mutui
Secondo l'Abi, in linea con l'andamento del mercato, prosegue l'attenuazione dei tassi praticati sui prestiti bancari e sui mutui casa: a novembre, il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è diminuito al 4,47% rispetto al 4,73% di ottobre 2024 e al 5,45% di dicembre 2023, mentre il tasso medio sul totale dei prestiti è sceso al 4,55% dal 4,62% del mese precedente. In calo anche il tasso praticato sui mutui casa, che si attesta al 3,23%, rispetto al 3,27% di ottobre 2024 e al 4,42% di dicembre 2023. Il margine, ossia lo spread, sulle nuove operazioni a novembre 2024 è di 204 punti base.
Rallenta il credito all'economia
In scia al rallentamento della crescita economica, che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti frena, secondo l'Abi, la quantità di credito a famiglie e imprese: a novembre, prestiti a imprese e famiglie sono scesi dell'1,6% rispetto a un anno prima, stesso valore del mese precedente. A ottobre 2024 i prestiti alle imprese erano diminuiti del 3,1% e quelli alle famiglie dello 0,2%.
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