Alluvione in Emilia-Romagna: rate dei mutui sospese

Boccata d'ossigeno per le famiglie colpite

Pubblicato il 4 October 2024

Piogge e inondazioni hanno colpito l’Emilia-Romagna, in modo grave per la seconda volta nel giro di un anno e mezzo. È ancora presto per parlare di danni, ma le famiglie e le abitazioni coinvolte sono migliaia.

Mutui “in pausa”

Ecco perché, come già fatto dopo l’alluvione del 2023, l’Abi – l’Associazione bancaria italiana – ha diffuso una circolare per segnalare l’adozione di una misura a tutela degli abitanti dell’area: la sospensione delle rate dei mutui – si legge in una nota – per gli “eccezionali eventi meteorologici verificatisi, a partire dal 17 settembre 2024, nel territorio delle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini”.

La sospensione è frutto di un accordo tra Abi, Protezione Civile e associazioni dei consumatori e punta ad “assicurare tempestività degli interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali”.

I ritardi dei risarcimenti

Mettere in pausa il mutuo è ossigeno per le famiglie che si ritrovano con la casa inondata o per le imprese costrette a sospendere la propria attività. Ancor di più se si guarda ai ritardi con i quali i fondi arrivano sul territorio.

Per le alluvioni del 2023, l’ammontare stimato dei danni ha superato gli 8,5 miliardi di euro. Il governo ne ha stanziati 4,3. La struttura commissariale guidata da Francesco Paolo Figliuolo ne ha a disposizione 1,6. Ma a 16 mesi dall’alluvione – si legge in un report della stessa struttura - le erogazioni sono state di 276 milioni. Di questi, appena 7,1 sono stati risarcimenti alle famiglie e 3,8 alle imprese.

In sintesi: i fondi arrivano con lentezza. Mentre la sospensione delle rate del mutuo è una misura attiva sin da subito, non sufficiente per le famiglie colpite ma capace di dar loro un sostegno immediato.