Ristrutturazioni e acquisto mobili: tutte le detrazioni per il 2019
Detrazioni ristrutturazione e acquisto mobili ed elettrodomestici
La Legge di bilancio 2019 ha prorogato le agevolazioni per quanti ristrutturano il loro immobile; potranno detrarre, in sede di dichiarazione dei redditi, acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici. L'importante è che i lavori di ristrutturazione siano cominciati a partire dal 1° gennaio 2018 o comunque prima della data in cui sono avvenute le spese di acquisto di mobili ed elettrodomestici.
In assenza di modifiche strutturali all'appartamento non è possibile ottenere il Bonus mobili 2019.
Ristrutturazione e acquisto mobili: a quanto ammontano le agevolazioni fiscali 2019
Chi sta ristrutturando casa può detrarre fino al 50% le spese di mobili e grandi elettrodomestici. Basterà portare la documentazione che attesta gli avvenuti pagamenti in sede di dichiarazione dei redditi; il commercialista o il tecnico del patronato provvederà ai conteggi e alle detrazioni. È importante ricordare che nella dichiarazione dei redditi dovranno essere indicati i dati catastali dell'immobile in fase di ristrutturazione. Non tutti gli elettrodomestici rientrano nel novero di quelli che è possibile scontare. Il governo italiano ha inteso premiare l'acquisto di prodotti che consentono un risparmio energetico, e che dunque hanno un minore impatto sull'ambiente. Per questo gli elettrodomestici che danno diritto alle agevolazioni sono esclusivamente quelli di classe superiore alla A+; sono ammessi tuttavia forni di classe A semplice. I mobili e gli elettrodomestici devono costituire un completamento dell'arredo della casa che si sta ristrutturando.
Come avviene la detrazione? Il titolare del Bonus mobili provvederà all'acquisto dei prodotti, il cui costo è detraibile; dopo aver ricevuto prova degli acquisti e dei pagamenti, lo Stato verificherà che tutti i documenti presentati siano corretti: rimborserà al 50% i costi sostenuti versando il credito in 10 anni.
Chi può accedere alle detrazioni fiscali per ristrutturare casa o acquisto mobili
Per accedere al Bonus mobili bisogna essere contribuenti e pagare l'IRPEF, ossia l'imposta sui redditi; non ha importanza se si è residenti in Italia o all'estero, l'importante è versare le tasse in Italia. Per richiedere le detrazioni del 50% si deve avere la proprietà dell'immobile soggetto alle ristrutturazioni, essere titolari del diritto di godimento dell'immobile oppure colui il quale sosterrà le varie spese. L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato l'elenco dei soggetti che hanno diritto alle detrazioni per l'anno 2019:
- i titolari di una proprietà immobiliare o di una nuda proprietà sull'immobile da ristrutturare;
- i titolari dell'uso, usufrutto, diritto di superficie o di abitazione, ossia di un diritto reale di godimento del bene;
- quanti sono locatari oppure comodatari dell'appartamento;
- i titolari di imprese individuali;
- le persone che producono redditi attraverso società semplici, in accomandita semplice, in nome collettivo oppure con imprese familiari;
- i soci delle cooperative.
Ma cosa accade se l'immobile viene venduto? In presenza di un contratto preliminare per la cessione della proprietà, l'acquirente ha la possibilità di accedere al Bonus se:
- completa i lavori di ristrutturazione pagandone i costi;
- è subentrato nel possesso del bene immobile;
- l'accordo di compromesso stipulato è stato regolarmente registrato.
Non è necessario che il richiedente del Bonus si affidi a ditte specializzate per eseguire i lavori di ristrutturazione; ne ha diritto anche chi proceda a sue spese all'acquisto di tutti i materiali necessari a eseguire le opere.
Bonus fiscale ristrutturazione casa e mobili: per quali acquisti sono previsti
Si può usufruire del Bonus mobili previsto per il 2019 avendo acquistato mobili o elettrodomestici in un periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre del 2019. I mobili acquistati devono essere nuovi, mentre gli elettrodomestici non possono avere una classe energetica inferiore alla A+, A per quanto riguarda i forni. Si parla ovviamente di prodotti che hanno l'etichetta energetica. L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato un elenco dei mobili e degli elettrodomestici il cui costo può essere detratto al 50%. I mobili sono: letti, librerie, tavoli, sedie, cassettiere, armadi, materassi, poltrone, divani, comodini, credenze, apparecchi per l'illuminazione degli ambienti.
Il criterio alla base di questo elenco è il seguente: per essere oggetto di agevolazioni, i mobili debbano costituire un elemento necessario al completamento dell'arredamento. Tra i grandi elettrodomestici invece figurano: frigoriferi; asciugatrici, stufe elettriche, forni a microonde; congelatori; lavastoviglie; piastre riscaldanti elettriche; radiatori; condizionatori; lavatrici; ventilatori; apparecchi per la cottura; apparecchi elettrici di riscaldamento.
Non verranno detratti articoli come il parquet, la moquette, porte, tende, tappeti e altri componenti d'arredamento. Si possono includere tra le voci di costo detraibili, anche quelle di trasporto, quelle per il montaggio dei mobili e degli elettrodomestici: si pensi agli scaldabagni oppure alle caldaie; ovviamente per usufruire delle agevolazioni è importante produrre prova dell'avvenuto pagamento. Non si deve fare l'errore di dimenticare di spedire all'ENEA una comunicazione relativa alle spese affrontate per l'acquisto dei grandi elettrodomestici; in particolar modo di frigoriferi, piani di cottura elettrici, lavatrici, forni, lavastoviglie e lavasciuga.
Una volta effettuato il collaudo, il richiedente ha tre mesi di tempo per inviare la documentazione.
Come pagare per avere le detrazioni fiscali per ristrutturazione e acquisto mobili
Per ottenere le agevolazioni bisogna produrre una prova dell'avvenuto pagamento: i mezzi accettati sono il bonifico bancario oppure la transazione con carta di credito. Non si può provvedere al pagamento attraverso assegno, denaro contante o qualunque altra forma.
Chi ha acquistato mobili ed elettrodomestici, usufruendo di un finanziamento con un piano di rimborso rateizzato, può comunque ottenere le agevolazioni; l'importante è che le società finanziarie procedano al pagamento dei beni con le medesime modalità elencate in precedenza, ossia con bonifico o carta di credito. Il titolare del prestito della finanziaria dovrà produrre prova dei pagamenti presentando le ricevute.
Documenti da conservare per bonus ristrutturazione e acquisto mobili
L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato un elenco dei documenti da conservare per godere del bonus:
- la ricevuta del bonifico oppure la ricevuta che dimostra che la transazione avvenuta con carta di credito, o con carta di debito, è andata a buon fine; in caso di addebito sul proprio conto corrente servirà ugualmente una documentazione cartacea;
- la fattura dei prodotti acquistati: dovrà indicare il tipo di bene o servizio, la qualità e la quantità.
In mancanza della fattura va bene anche lo scontrino, su cui però deve essere riportato il codice fiscale di chi ha effettuato l'acquisto.
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